Altro storico momento per la scherma azzurra alle Olimpiadi londinesi.

Nel fioretto a squadre femminile il nostro terzetto - Elisa Di Francisca, Arianna Errigo e Valentina Vezzali; Ilaria Salvatori riserva, che però durante il match sostituisce l'ottima Errigo -, dopo aver vinto tutto nella gara individuale, stravince anche la finale della specialità a squadre, battendo (45-31) la pericolosissima Russia (Derizaglova, Korobeynikova e Shanaeva), che 4 anni fa a Pechino trionfò nel torneo che a noi consegnò (solo) il bronzo.

Terzo posto alla Corea.

La finale non ha avuto storia neanche per un istante, come non aveva avuto storia anche la semifinale, in cui le ragazze avevano annichilito la Francia (45-22). 

 

E mentre il medagliere azzurro sbarca in doppia cifra, per la Vezzali si tratta incredibilmente della nona medaglia olimpica, e del suo sesto oro personale in 5 Olimpiadi: il suo curriculum la lancia così di diritto nella storia dello sport, nella quale, peraltro, da oggi - ma forse anche da prima - è scritto a chiare lettere anche l'oramai epico percorso del fioretto made in Italy.

Oltre che quello di Valentina Vezzali, la più grande schermitrice di sempre.