Le maggiorate fisiche. A ridosso degli anni 50’ Vittorio De Sica coniò questa definizione per descrivere alcune prorompenti attrici del cinema nostrano. E Marika Fruscio appartiene a pieno titolo alla categoria: anzi, più che maggiorata, maggioratissima.
Mora, alta e un seno molto molto prosperoso. La showgirl di origini calabro-pugliesi , ma napoletana di adozione, negli ultimi giorni ha fatto parlare molto di sé in seguito allo spogliarello con cui è si esibita dopo la vittoria del Napoli in Coppa Italia. A dire il vero quello a cui hanno assistito i telespettatori del programma di Gennaro Montuori/Palummella più che uno spogliarello è stato un “burlesque” (termine in questi mesi molto in voga anche fuori dal mondo dello spettacolo).
«Voi uomini volete sempre di più – confessa sorridente a Canale Napoli – ma se avessi osato di più chissà quante altre critiche mi sarebbero piovute addosso, soprattutto dal pubblico femminile». Ma per l’esplosiva Marika le sue caratteristiche fisiche sono soltanto il mezzo per attirare l’attenzione su di sé per poi cercare di farsi apprezzare anche per le sue competenze calcistiche. Ex “schedina” a Quelli che il Calcio, la procace Marika ha proprio in Simona Ventura un modello di riferimento: «Credo che agli uomini piaccia sentir parlare di calcio, ma piaccia ancor di più se a farlo sia una bella donna. Anche Ilaria D’Amico in questo è bravissima: è una bellissima donna ma anche molto competente».
Qualche tempo fa la bella Fruscio salì agli onori della cronaca anche per una liaison con Pippo Inzaghi. E infatti Marika confessa di avere sempre avuto una simpatia per la squadra rossonera anche se frequentando Napoli e l’ambiente sportivo partenopeo da qualche anno ora ammette di «essere tifosa del Napoli, molto più che una semplice simpatizzante». Ma fra i calciatori in maglia azzurra nessuno sembra fare al caso suo: «Non ci sono calciatori del Napoli che mi attraggano particolarmente, mi piace invece lo spirito di squadra che i ragazzi hanno costruito e che si nota anche nel modo di esprimere un calcio piacevole: li preferisco come gruppo non solo presi singolarmente». La simpatica Marika ha un vero e proprio debole per Napoli e i napoletani: «Adoro girare per i vicoletti del centro storico per assaporare il vero spirito di questa città, poi essendo anche una chiacchierona spesso mi fermo a prendere un caffè con le persone che mi invitano».
La Fruscio è consapevole che il suo fisico prorompente possa generare facili e spesso fallaci interpretazioni: insomma, tanto per non girarci intorno, il virile pensiero comune vorrebbe che ciò che abbonda nel fisico dovrebbe scarseggiare nel cervello. Eppure questo non è il caso di Marika che fa della sua autoironia e della consapevolezza dei propri mezzi i suoi punti di forza. «La bellezza mi ha agevolato per il mio mestiere, poi ognuno la pensi come vuole, io cerco comunque di dare il massimo e di migliorarmi ogni giorno». E il suo futuro lo immagina da conduttrice di un programma sportivo, per ora ha in mente soltanto quello, nonostante a Napoli con un presidente come De Laurentiis il passaggio dal calcio al cinema possa essere molto breve: «Il cinema non mi interessa, sono consapevole dei miei mezzi e delle mie potenzialità: non so recitare, sono capace soltanto di essere me stessa per questo la Tv la trovo più adatta alle mie caratteristiche».
In un calcio dove tutto spesso viene preso troppo seriamente non guasta la presenza della Fruscio con la sua ironia, la spigliatezza e le sue belle forme. Insomma: anche l’occhio vuole la sua parte. Del resto come si sentiva dire da Carcarlo Pravettoni nel programma cult “Mai dire Gol”: "E’ un calcio malato!”… ma per fortuna, almeno stavolta, il calcioscommesse non c’entra.
Valentino Di Giacomo per Canale Napoli