L'Udinese riaccoglie il figliol prodigo, Ignacio Pussetto, che rientra in Friuli dopo meno di dieci mesi senza fortuna al Watford. Con Tudor ha sempre fatto fatica, ma ora vuole convincere Gotti a dargli fiducia.

Chi è Pussetto

Ignacio Pussetto è nato a Canada Rosquin il 21 dicembre del 1995, e nonostante il fisico minuto ha sempre fatto intuire delle qualità importanti per il calcio. Il suo approdo con il mondo professionistico è arrivato all'età di 18 anni all'Atletico de Rafaela.

La crescita è costante e impressionante, tanto che l'Huracan lo fa suo per una cifra vicina al milione e mezzo di euro. Qui continua ad affascinare per le sue qualità nel gioco offensivo e attira su di sé gli occhi di più di qualche club europeo.

L'Udinese brucia tutti sul tempo facendo un importante investimento da 8 milioni di euro, cosa non frequente per la politica del club friulano. Dopo una prima stagione fatta di una buona continuità, si inceppa nella seconda e prova a ritrovarsi cambiando aria. Al Watford però, complice l'annata storta degli Hornets, si presenta con un salvataggio sulla linea sì, ma la sua parentesi resta anonima, tanto da tornare in prestito al club friulano, per un nuovo rilancio.

Il ruolo di Pussetto

Ignacio Pussetto originariamente è il classico attaccante esterno, bravo nel dribbling e nell'ultima giocata. Può svariare tranquillamente su tutto il fronte offensivo con risultati simili: preferisce partire da destra, ma anche al centro e a sinistra non sfigura.

La sua propensione a servire l'assist decisivo e a fare gol sono evidenti. Non a caso Davide Nicola, in un momento di necessità, lo ha utilizzato spesso come seconda punta e, con sorprendenti ottimi risultati, anche da unico riferimento offensivo. Il maggiore equivoco tattico è quello che ha portato alcuni allenatori a schierarlo da esterno di centrocampo: ruolo che copre bene ma senza esaltarsi.

Infine un motivo extra-campo: Pussetto diventerà papà ad aprile prossimo, e per questo sarà ancora più motivato e sereno.

Pussetto al Watford in duello con Eriksen (Getty)
Pussetto al Watford in duello con Eriksen (Getty)

Perché comprare Ouwejan al Fantacalcio

Perché è un giocatore che conosce bene il calcio italiano e che potrà essere utile all'Udinese. Ha una buona propensione al bonus e questo potrebbe renderlo un giocatore utile, soprattutto in ottica 5 cambi.

Da non sottovalutare anche la sua duttilità tattica, che permetterà a Luca Gotti di impiegarlo in più posizioni del campo. Sarà poi esaltato dal ritrovare con sé due ex compagni al Watford come Pereyra e Deulofeu, ai quali è particolarmente legato, soprattutto il primo. Tutti indizi che lo rendono un nome spendibile, anche se solo all'ultimo slot di leghe da almeno 10.

Perché non comprare Pussetto al Fantacalcio

Perché almeno all'inizio non ha per nulla il posto assicurato. Anzi, nel 3-5-2 di Gotti per il momento sembra esserci poco spazio per lui dall'inizio. Potrà sfruttare la scarsa vena attuale di Lasagna e Okaka, ma ci sarà da lottare per il posto.

In più è un calciatore che, come dicevamo, ha il bonus nel DNA, ma non in proporzioni importanti come ci si aspetterebbe da un giocatore listato attaccante. Per questo ci vuole anche tanta cautela nel puntare su di lui.

pussetto, le statistiche

Ignacio Pussetto non è mai stato una macchina da gol ma nel corso della sua carriera ha collezionato delle buone statistiche. Con l'Atletico de Rafaela ha giocato 44 partite con 4 gol e 7 assist. Bottinno cresciuto nell'Huracan, dove in 45 presenze i gol sono stati 12 e gli assist 7. All'Udinese è stata un'esperienza all'insegna del 5, con realizzazioni e altrettanti assist in 50 apparizioni. Solo 9 i gettoni collezionati al Watford (1 assist).

LA FANTASCHEDA DI pussetto

Valore assoluto del calciatore: 3/5

Valore fantacalcistico dell'acquisto: 2/5

Continuità: 2/5

Potenziale titolarità: 2/5

Resistenza agli infortuni: 3,5/5

Tendenza al bonus in proporzione al ruolo: 2/5