L'arrivo di Ruben Amorim avrebbe dovuto cambiare la squadra. Una squadra triste, spenta, con un tecnico, Ten Hag che non ha mai trovato il giusto feeling. Ma credere che al Manchester United il problema sia solo il tecnico è quanto di più errato si possa pensare. Alla base dei problemi di una squadra abituata a vincere o comunque a lottare sempre per la vittoria ci sono scelte di mercato scellerate. Mettere fuori rosa De Gea, uno dei portieri più forti d'Europa per spendere milioni di euro per un Onana che ha dimostrato di avere più giornate no che momenti positivi. Un errore fatto con tantissimi acquisti, da Antony a Hojlund, passando per Zirkzee, e tanti altri. Una società che tuttavia non sembra voler cambiare modo di operare. E così, i primi acquisti importanti di questa stagione sono Cunha dal Wolverhampton per 75 milioni di euro e Mbeumo dal Brentford per 82 milioni e, in ultimo, Benjamin Sesko dal Lipsia per 85 milioni di euro. Giocatori interessanti che hanno fatto bene nei loro rispettivi club ma con prezzi forse spropositati che di solito vengono sborsati per calciatori affermati e che hanno vinto tanto in carriera. Toccherà a Ruben Amorim l'arduo compito di far diventare squadra dei calciatori che sembrano non incastrarsi in un unico meccanismo. Il mercato è ancora aperto, si cerca un portiere di livello. Le spese folli dunque potrebbero non essere terminate per una nobile del calcio inglese che non può che rimpiangere i vecchi tempi, quando i red devils dominavano in Inghilterra e in Europa.
COME GIOCA IL MANCHESTER UNITED DI RUBEN AMORIM
Il Manchester United di Ruben Amorim si schiera con un 3-4-2-1 che diventa un 3-4-3 in fase di possesso. In porta Onana difficilmente difenderà i pali dei red devils anche nella prossima stagione. Troppi errori, in campo e fuori, hanno fatto sì che la ricerca di un estremo difensore sia prioritaria. In difesa Yoro, de Ligt e Lisandro Martinez (tornerà ad ottobre dopo la rottura dei legamento crociato del ginocchio) dovrebbero diventare il blocco difensivo titolare. Shaw ad inizio stagione prenderà il posto di Lisandro, mentre Maguire e il giovane Heaven saranno le alternative ai titolari. Sugli esterni a tutta fascia, Dalot non si tocca. Il portoghese, uomo fidato di Amorim, sembra essere un titolare inamovibile e potrà giocare su entrambe le fasce. Diallo, almeno inizialmente, dovrebbe essere preferito a Dorgu, salvo in partite dove il tecnico cercherà un approccio più accorto al match. Al centro Ugarte dovrà riuscire a far da filtro e mantenere gli equilibri, mentre Bruno Fernandes resta il giocatore dal quale passeranno tutti i palloni offensivi della squadra. In avanti, un tridente davvero di peso. Mbeumo e Cunha agiranno alle spalle si Sesko. I tre non si allargheranno più di tanto, ma cercheranno di rimanere vicini alla porta per cercare di finalizzare l'azione. In caso di attacco meno pesante, Diallo potrebbe essere avanzato come sottopunta, a quel punto Cunha diventerebbe la punta centrale di riferimento, con Mbeumo e lo stesso Diallo o Bruno Fernandes ad agire dietro. Dorgu o Casemiro dovrebbero essere le alternative, con quest'ultimo che si piazzerebbe accanto ad Ugarte per rendere la mediana decisamente più massiccia.

Manchester United: i tiratori di calci da fermo
Calci di rigore:
1) Bruno Fernandes
2) Bryan Mbeumo
3) Benjamin Sesko
Calci di Punizione
1) Bruno Fernandes
2) Bryan Mbeumo
3) Amad Diallo
Calci d'angolo
1) Bruno Fernandes
2) Amad Diallo
3) Mason Mount
In Chiave Mantra
Il Manchester United e i suoi giocatori saranno la vera scommessa in sede d'asta, anche per chi gioca al Mantra. Se resta ancora irrisolto il nodo portiere, in difesa Yoro, de Ligt e Lisandro Martinez (Dc) non ci regalano grossa affidabilità. Il primo ed il terzo sono stati spesso infortunati e lo stesso Lisandro quando in campo prende più cartellini che sufficienze. de Ligt ha il vizietto del goal, ma anche del 5.5 facile. Maguire Dc sa far goal, ma spesso i bonus non riescono a ripianare il buco dei malus. Sulle fasce tra Dorgu e Dalot (Dd-Ds-E) scegliamo ovviamente il portoghese che pare abbia la titolarità assicurata. Non lasciamoci trascinare dalla nostalgia dei nomi. Casemiro (M-C) non è più quella macchina perfetta che al Real Madrid sapeva regalare prestazioni e bonus. Diciamo no anche ad Ugarte (M-C) potrebbe soffrire la mole di lavoro data dallo sbilanciamento offensivo della squadra. Amad Diallo (W-A) potrebbe stupire. Tutti cercheranno i tre tenori ad ogni costo, ma l'ex Atalanta ha dimostrato che, quando è in forma, non è secondo a nessuno. Andrà via a poco, forse a prezzo di costo e noi dobbiamo metterlo nel roster della nostra rosa. Bruno Fernandes T resta un pezzo pregiato di tutto il listone. Anche quando le cose vanno male, lui riesce ad andare a ridosso della doppia cifra sia in termini di goal che nel servire assist ai compagni. Infine il rebus degli attaccanti. Cunha e Sesko (Pc) si contenderanno la porzione centrale del campo. Entrambi possono agire da prima punta o sottopunta (ma con caratteristiche specifiche), tuttavia, dovessimo scegliere qualcuno, vireremmo su Bryan Mbeumo (A). Lo scorso anno 20 goal per lui. Giocatore che potrebbe sfruttare gli spazi creati dai compagni e far male a qualunque difesa. Pezzo pregiato per chi gioca con un attacco a 3.