Potrebbe essere un cambio di rotta importante quello individuato da Zlatan Ibrahimovic in merito al suo futuro. Per lui l'accordo con il Manchester United scadrà a fine stagione, con tanto di opzione di rinnovo ancora da esercitare. Che però potrebbe dipendere anche dagli esiti del finale di Europa League, che i red devils giocheranno contro l'Anderlecht: se il suo club inglese riuscisse a vincere l'ambito trofeo, allo a quel punto lo svedese potrebbe lasciare. E, chissà, lasciarsi cullare dalla suggestione Napoli, accettare definitivamente la corte serrata dei Galaxy o chiudere la carriera negli Emirati o in Cina, da dove le chiamate non mancano. Eppure le volontà del gigante ex Milan, Inter e Juve, tra le altre, sono chiare: "Personalmente, non sono abituato a lasciare un lavoro non concluso. Io vado, vinco e solo poi vado via. Quando succede nessuno ha da ridire, perché do sempre il 200% quando faccio una cosa". Un richiamo, possibile, ai suoi - per il momento - mancati trionfi in Inghilterra, nelle parole rilasciate all'Evening News. E si sprecano anche gli elogi per società e tecnico: "questo è un club fantastico, uno dei più grandi al mondo, con un grande allenatore. Mourinho è un vincente, il tecnico perfetto per questo club. Non sono quante persone hanno la possibilità di essere un giocatore del Manchester United, ma io lo sono e la gente mi ha voluto qui". Quindi, sul suo futuro, chiosa: "Vediamo cosa succede, ne stiamo ancora parlando. Ho un'opzione per un altro anno e voglio fare grandi cose finché sarò qui, per cui vedremo, ancora c'è tempo".