Niente Udinese per Cesare Prandelli, almeno per il momento. L'allenatore ha smentito, infatti, la voce che lo voleva ad un passo dalla panchina bianconera. Queste le dichiarazioni rilasciata a Radio Uno: "Nostalgia dell'Italia? Sì come tutti quelli che vivono all'estero. Mi manca, vediamo se ci sono degli sviluppi per tornare. Udinese? Non c'è niente di vero, non c'è nulla. Mi ha fatto molto piacere questo accostamento ma sfortunatamente non c'è niente".

IL RITORNO IN ITALIA - "Il sogno di tornare in Italia? Mi auguro che si sviluppi qualcosa. L'esperienza all'estero non è funzionato per tanti motivi. Al Galatasaray mi hanno esonerato da secondo in classifica e a Valencia ho dato le dimissioni. Preferirei tornare in Italia. Tutte le panchine sono onorevoli. Ricomincerei anche dalla cosiddetta provincia".

NAZIONALE - "Mancini merita tutti i riflettori perché ha messo sul tavolo un valore nazionale e non economico, non è mai semplice rinunciare ai soldi per presentarsi in questo modo. Complimenti a lui che sta portando anche grande entusiasmo. Balotelli? La cosa più importante l'ha detta lui: si sente più responsabile, anche grazie ai figli. Il talento c'è sempre stato, ora deve dimostrare di essere un campione. Dipenderà, come sempre, tutto da lui".