German Pezzella, capitano della Fiorentina, ha parlato nel corso di un'intervista concessa a Tuttosport della classifica del club toscano e non solo. Queste le parole nell'intervista oggi in edicola.

Intervista a Pezzella sulla salvezza della Fiorentina

German Pezzella ha parlato del club gigliato e della corsa alla salvezza nel corso dell'intervista di oggi.

«La vittoria sul Crotone è stata importante per vari motivi: è arrivata dopo il 6-0 di Napoli e ci permette di presentarci a Torino con 7 punti in più rispetto ai granata terz'ultimi. Guai però abbassare la guardia».

Gara contro il Torino?

«In effetti sia noi che loro abbiamo avuto molti momenti difficili, abbiamo cambiato allenatore. Però mai da entrambe le parti è mancata la voglia di reagire. Ho visto Benevento-Torino e quanto hanno lottato i granata per evitare la sconfitta. Sarà insomma una trasferta complicata».

Pressione dopo Napoli?

«Non credo. Noi non siamo né quelli che hanno battuto fuori casa per 3-0 la Juve (quel giorno ci girò davvero tutto per il verso giusto), né quelli che hanno preso 6 gol a Napoli. Comunque ora bisogna solo guardare avanti, sta per cominciare il girone di ritorno, cerchiamo di risalire».

Mercato Fiorentina: Pezzella sull'addio

German Pezzella ha parlato anche del suo possibile addio nel corso del mercato estivo.

Contratto scadrà nel 2022 alimenta certe voci.

«Lo so, è il mondo del calcio...Ma la verità è che, per come sono fatto io e in più essendo il capitano, l'interesse personale viene sempre dopo, ora più che mai conta solo la squadra, ritrovare tranquillità. Certi discorsi li affronteremo più avanti, a fine stagione, prima della fine, vedremo. Ora bisogna avere rispetto per la maglia, i compagni, i tifosi».

Lei si vede capitano della Fiorentina anche in futuro?

«Non dipende solo da me, posso ribadire di essere felice e orgoglioso di indossare questa fascia e lo farò sempre con il massimo impegno e dando l'esempio migliore».

Pezzella sulla sua esperienza alla Fiorentina

Si aspettava di più da questa esperienza?

«Mi sarebbe piaciuto lottare ogni anno per l'Europa ma credo sia un pensiero normale per chi ha imparato a conoscere e ad amare Firenze e questi colori. E' che sono successe tante cose in questi anni, momenti belli e momenti brutti (il pensiero va prima di tutto alla scomparsa di Astori ndc). Questo è la vita, questo è il calcio, non sai mai dove ti può portare. Certo, anche se sono vicino ai 30 (sorride al telefono) le ambizioni le ho sempre e sempre le stesse: far parte di una squadra dove tutto gira per il meglio e lotta per le coppe».