Dove giocherà Giorgio Chiellini nella prossima stagione? Il pensiero del diretto interessato in questi giorni è ovviamente direzionato sull'Europeo da giocare con l'Italia, ma prima c'è la spinosa questione in sospeso da risolvere con la Juventus. Nella conferenza stampa di oggi il centrale bianconero è infatti tornato a parlare del tema relativo al suo futuro. Di seguito le sue dichiarazioni principali.

Sul futuro alla Juventus

"Con grande onestà, non penso che dipenda da Allegri, Pirlo, Conte, Mancini o altri. È una questione di programmazione societaria, perché è normale: ad agosto farò 37 anni e la società potrà decidere di puntare di più su calciatori più giovani. Ho la fortuna di poter vivere tutto con grande serenità, la Juventus è la mia famiglia quindi era giusto che prima si pensasse ad altre priorità. Vedremo, penso prima dell'inizio degli Europei, ma qualsiasi scelta ci sarà la accoglierò con serenità e poi deciderò con la famiglia cosa fare in futuro. Potrei prendere in considerazione qualche esperienza di vita, sicuramente non in Italia, ma non ci ho ancora pensato. Se non dovessi rinnovare con la Juve mi prenderò un periodo di riflessione e poi vedremo, non ci sarà nessun annuncio immediato".

Su Mancini

"La sorpresa più grande è stata conoscerlo come persona. Da fuori sembrava diverso, più chiuso. Invece è generoso, si apre, questo mi ha sbalordito: com'è riuscito ad entrare nel cuore di tutti in così poco tempo è incredibile. È di poche parole ma ha fatto capire subito cosa voleva da noi, sapendo far ripartire una Nazionale presa nel suo momento più basso".

Su Conte

"Due mesi fa non l'avrei detto, nemmeno un mese fa. Ma nelle ultime settimane ho cominciato a pensare che succedesse. Il fatto che non avesse più parlato e il ritardo nell'incontro mi ha fatto pensare che ci fossero dei problemi".

Sulla Nazionale

"La Nazionale unisce e prima di tutto si vede nel nostro gruppo perché com'è normale che sia quando giochiamo contro ci scanniamo, ma qui c'è veramente un gruppo unito. Non c'è il minimo segno di rivalità o astio portato dal campionato e questo unisce anche chi ci guarda. Dobbiamo essere realisti e non presuntuosi, abbiamo tutte le carte in regola per far bene. Saranno tutte gare difficili però è normale ambire ad arrivare in fondo. Credo che Mancini abbia detto le stesse cose, perché ce lo ripete da quando è in Nazionale. La dobbiamo vivere con entusiasmo, spensieratezza, anche un pizzico di follia come abbiamo fatto finora".

Chiellini (Getty)
Chiellini (Getty)