Potrebbe essere Cesc Fabregas la parziale soluzione ai tanti guai del Milan, soprattutto a centrocampo. Contro il Frosinone torneranno sì Bakayoko e Kessie, ma le falle nel reparto nevralgico rossonero restano troppe. Per questo motivo è previsto subito dopo Natale il blitz di Leonardo a Londra. Obiettivo, chiudere con il Chelsea per l'acquisizione del cartellino dello spagnolo, anche senza attendere che i blues chiudano per Suarez o Barella, individuati come suoi possibili sostituti.

Il diretto interessato, dalla sua, resta sibillino. Non è felice della situazione in Inghilterra, ma non ha ancora mai forzato la mano. Motivo per cui il club di Abramovich si sente ancora legittimato a chiedere, per lui, circa 10 milioni. Una cifra sicuramente superiore a quella che intende investire il Milan, che per una somma simile (8 milioni netti totali più bonus per un biennale) ha già l'accordo di massima con il giocatore. D'altra parte, la società rossonera, annunciato il ricorso al TAS dopo le ulteriori pene inflitte dal FPF, piuttosto proverà a migliorare il bilancio andando sia a cedere Bertolacci o Montolivo (almeno uno dei due finirà al Genoa), sia andando a monetizzare sacrificando uno tra Calhanoglu (che ha richieste in Bundes, ma anche in patria) e Laxalt. Quest'ultimo è un pallino di Tare e Inzaghi: Lulic sta per compiere 33 anni, e Lukaku è in uscita. 

Tutti motivi che rendono necessaria l'acquisizione di un fluidificante sinistro a tutto campo, qual è l'uruguagio. D'altra parte, se arrivasse Cesc, sarebbe molto più facile per Gattuso tornare al 4-3-3, che confermare il 4-4-2. E solo in quest'ultimo modulo Laxalt avrebbe spazio.