La notizia di stamane che ha rilanciato la quasi certezza di firma di Dybala con l'Inter ha di fatto riaperto una delle necessità della società nerazzurra: affinché si verifichi quanto detto, infatti, la dirigenza interista dovrà sfoltire un attacco ad oggi troppo affollato, numericamente ed economicamente.

I tre sacrificabili attualmente nella rosa di mister Inzaghi sono Edin Dzeko, Joaquin Correa ed Alexis Sanchez: tre nomi per tre situazioni una differente dall'altra. Almeno uno di questo tris, fra l'altro, potrebbe anche restare per chiudere il reparto con la Joya, Lukaku e Lautaro Martinez.

Inter, sfoltire per la Joya: scenario Dzeko

Per Dzeko non ci sono stati particolari segnali d'interesse da società disposte a concedergli una maglia da titolare: il suo ingaggio da 5.5 milioni di euro e i suoi 36 anni sono fattori che tengono lontane le squadre di seconda fascia per ovvi motivi, ma anche le big non stanno facendo carte false per arrivare al bosniaco. La speranza dell'Inter è che qualche club riesca a trovare un accordo con Dzeko affinché si riduca l'ingaggio per andare ad accettare il ruolo di vice-centravanti di lusso.

Sanchez e Correa esuberi in casa Inter (Getty Images)
Sanchez e Correa esuberi in casa Inter (Getty Images)

Inter, sfoltire per la Joya: scenario Correa

Anche il fronte Correa non è esattamente di facile risoluzione: "cocco" di Inzaghi, acquistato ad oltre 30 milioni di euro nel 2021, l'Inter non può permettersi una minusvalenza importante, ma è difficile che qualche club possa sparare alto per lui. L'unica società che potrebbe avvicinarsi a tale cifra è il Newcastle, ma bisogna anche considerare la volontà di Correa di cercare riscatto in nerazzurro.

Inter, sfoltire per la Joya: Sanchez

Infine Sanchez: è sicuramente il maggiore indiziato all'addio, a costo di concedergli una buonuscita di circa 4 milioni di euro. I rapporti fra le parti in causa, però, non sono ottimali, e il cileno potrebbe mettersi di mezzo considerando che ancora ha fra le mani un anno di contratto con l'Inter, e nessuna società terza è riuscita ancora ad attirare la sua attenzione.