Pochi dubbi: Montella, dopo la doppia cena di lavoro con Ferrero degli ultimi giorni, resterà alla Sampdoria. Tra stasera e domani Ventura definirà tutti i termini del suo accordo (biennale, da poco meno di 1.5 milioni all'anno) con la Federazione, Mihajlovic firmerà un biennale con il Torino, e neanche la tentazione azzurra sarà più disponibile per l'aeroplanino. Per il quale, in ogni caso, sta per sfumare anche la pista rossonera (considerato che i cinesi vorrebbero Emery, e che in ogni caso la decisione non verrà presa prima di fine giugno).  

Avanti tutta con il Doria, quindi, e nonostante i recenti attriti con Carlo Osti: che, in ogni caso, dovrà adoperarsi per mettere a disposizione del suo allenatore un parco giocatori adeguato per ripartire, dopo la stagione fallimentare appena chiusasi, e che riprenderà già il 13 agosto, con il terzo turno preliminare della Coppa Italia.

Come spesso accaduto negli ultimi anni, i problemi più grossi da gestire saranno legati alle cessioni, più o meno eccellenti. Soriano sembra non interessare più all'Inter, ma nelle ultime ore su di lui è tornato forte il Napoli. Scaduta la clausola rescissoria, ad oggi il suo cartellino vale circa 11 milioni. Una cifra alla quale De Laurentiis non vuole arrivare, se non includendo nell'affare il cartellino di Valdifiori, che al 100% lascerà la squadra azzurra. L'ex regista dell'Empoli piace a Montella, che in stagione nello stesso ruolo ha bocciato Barreto: l'affare si può fare sulla base dello scambio di cartellini, con conguaglio da circa 5-6 milioni a favore dei liguri. Via da Genova, ma solo in funzione di un nuovo arrivo, andrà anche Muriel. Il colombiano è valutato circa 8 milioni, e su di lui, in caso di conferma di Mihajlovic al Torino, ci sarebbero proprio i granata, ma solo in caso di mancato riscatto di Immobile. Pronti a dire addio a Genova anche Lazaros, Rodriguez e Carbonero, tutti via per fine prestito: i nomi più caldi per la loro sostituzione sono quelli di Aquilani (solo marginale, quest'anno, nello Sporting Lisbona), Hojbjerg (già in passato trattato da Osti, e rischiato in prestito al Bayern Monaco) e Bruno Fernandes, per il quale l'Udinese ha già rifiutato uno scambio con lo stesso Barreto. L'obiettivo numero uno di Montella è però sempre Mati Fernandez, già vicino al trasferimento in Liguria a gennaio: su di lui, però, ci sono anche Genoa, Liverpool e Torino.

Ad oggi Ranocchia e Dodò, in prestito dall'Inter, hanno poche chances di restare. L'unico tra i due ad avere qualche possibilità di permanenza è Dodò, che né a Milano né a Roma pare poter avere alcuna possibilità: il suo cartellino (e l'ingaggio) costa però parecchio, per cui anche a sinistra la dirigenza, visto l'imminente, e definitivo, addio anche di Mesbah, direzione Servette. Il primo nome fatto da Montella, in tal senso, è quello di Oliver Kragl, piccola e giovane scoperta del Frosinone. Il 26enne esterno ha già una proposta dello Stoccarda, ma vorrebbe restare in Italia, pur senza retrocedere in B: il suo cartellino costa poco meno di un milione. L'alternativa è il fluidificante brasiliano 22enne Dalbert Henrique del Vitoria Guimaraes. In difesa dovranno arrivare almeno un paio di pedine: dal Milan potrebbe tornare l'ipotesi Ely, in prestito con diritto di riscatto, mentre da Carpi si potrebbe liberare, a costo zero, Cristian Zaccardo, che vorrebbe giocare un'altra stagione in Serie A. Questione attacco: con Montella Cassano e Quagliarella potrebbero rimanere, ma solo nel momento in cui verranno chiarite le loro posizioni. La punta di Castellammare sarà ancora titolare, a meno che non arrivi un nuovo rinforzo di livello; Fantantonio dovrà accettare di partire dalla panchina, ed essere usato nei minuti finali di gara per cambiare le partite. In caso di addio di Muriel, un investimento importante verrebbe fatto su Ljajic, che spera di ritrovare così il suo mentore in panchina. L'Inter lo rimanderà alla Roma, dove non c'è posto per lui: la Fiorentina, che sembrava interessata ad un possibile ritorno, si sta defilando, così la società giallorossa cerca acquirenti. Ha il contratto ni scadenza 2017, per cui la sua valutazione è assolutamente abbordabile. Sulla trequarti, infine, almeno uno tra Alvarez e Correa andrà via: il primo non costerebbe nulla, ma la conferma costerebbe alla Samp circa 1.2 milioni netti a stagione. Il secondo, pur avendo giocato un'eccellente parte centrale di stagione, è uno dei pochi ad avere una valutazione del cartellino superiore ai 10 milioni: Osti attende offerte significative, e le valuterà. Anche perché la stessa Samp deve ancora pagare all'Estudiantes, da cui ha prelevato il "Tucu", l'ultima rata del suo cartellino. 

Montella e Ferrero (getty)

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