L’ultimo incrocio non è stato poi così piacevole per l’Inter. Dopo gli sguardi distratti del riscaldamento, Rafinha, che aveva giurato nei giorni precedenti di non esultare neanche se lo sentisse, ha scelto di trafiggere i suoi ex compagni al Camp Nou, regalando poi una mimica inequivocabile al momento dell’esultanza. A riposo nella sfida di San Siro, le due settimane di Champions che sono intercorse tra le due sfide tra Inter e Barcellona sono in realtà servite per ritornare a parlare di quello che è stato un vero e proprio ritornello di mercato dell’ultima sessione estiva. 

La verità, però, è che qualcosa bolle realmente in pentola. Nell’ultimo mese Rafinha ha trovato spazio in blaugrana grazie all'infortunio di Messi e alla contemporanea non perfetta forma di Dembélé, senza considerare l’esser fuori rosa di Malcom. E’ lecito supporre, però, che nel momento in cui gli effettivi del Barça tornino a pieno regime, il ruolo del brasiliano venga ridimensionato, relegano Rafinha a semplice riserva.

E’ per questo che, con un contratto in scadenza nel 2020, Rafinha potrebbe decidere di non rinnovare, rendendosi, di fatto, un giocatore con un piede fuori dalla porta blaugrana; motivo che spingerebbe la valutazione del giocatore a subire un ridimensionamento rispetto alle pretese estive, e che di fatto riabiliterebbe proprio l’Inter, che sì - in termini di riabilitazioni - ha ritrovato Joao Mario, ma potrebbe essere comunque interessata ad un giocatore che potrebbe venir via a 25 milioni la prossima estate. Difficile, infatti, che l’operazione possa andare in porto per gennaio, più facile che la prossima estate, quando tra acquisti e cessioni qualcosa si muoverà, Spalletti possa avallare il ritorno del brasiliano. Che con un anno di ritardo potrebbe forse (e finalmente) ritornare a casa. Quella nerazzurra.