Una carriera strana quella di Coutinho, attaccante brasiliano che fra l'altro in Europa è arrivato sbarcando a Milano nel giugno 2010 per vestire la maglia dell'Inter dopo i suoi primi anni da professionista al Vasco da Gama: in nerazzurro non ha mai lasciato particolarmente il segno (3 gol in 28 presenze in Serie A, poi anche 2 reti in Europa League), la sua cessione al Liverpool per una cifra totale di circa 25 milioni, dopo l'esperienza in prestito all'Espanyol, fu considerata all'epoca un affare dagli addetti ai lavori.

Tutte le tappe di Coutinho in carriera

In Premier League le cose per Coutinho sono andate sicuramente meglio, 54 gol con i Reds in 201 apparizioni dall'estate 2013 al gennaio 2018, poi il colpo di scena con il Barcellona che sborsò addirittura oltre 150 milioni di euro per il suo cartellino (il più pagato di sempre da quelle parti): sacrificio economico che sul campo non ha mai particolarmente pagato, tant'è che in blaugrana Coutinho non è mai riuscito ad inserirsi del tutto, per lui anche il passaggio in prestito al Bayern Monaco nella stagione 2019/20, con i bavaresi che non esercitarono il diritto di riscatto

L'Aston Villa vuole confermare Coutinho (Getty Images)
L'Aston Villa vuole confermare Coutinho (Getty Images)

L'Aston Villa ci prova, Coutinho al ribasso dal Barcellona

Tornato in Catalogna ma subito fuori dai giochi per un infortunio, a gennaio 2022 Coutinho si è trasferito all'Aston Villa in prestito con diritto di riscatto fissato a 40 milioni di euro. Positivo il suo ritorno in Premier League alla corte di coach Steven Gerrard, suo ex compagno di squadra al Liverpool: 4 gol in 15 presenze, anche 3 assist per lui, bottino che parzialmente è incluso nel suo rendimento nelle Euroleghe. Molto difficile, però, che i Villains lo riscattino a fine stagione alla cifra prestabilita: il club inglese starebbe cercando di convincere il Barcellona ad abbassare le pretese, e dunque accettare un'offerta da 14 milioni di euro. Carte in tavola che potrebbero comunque portare alla fumata bianca perché comunque così, nonostante la scadenza contrattuale a giugno 2023, il Barça avrebbe un risparmio relativo all'ingaggio del calciatore.