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Juventus e Sassuolo sarebbero ad un passo dal definire il passaggio di Manuel Locatelli a Torino. Il centrocampista della Nazionale, tra i migliori anche al Fantacalcio nella passata stagione, dopo Euro 2020 potrebbe firmare con la Juve.

Juventus, ecco la formula per Locatelli

Manuel Locatelli ad un passo dalla Juventus. Nonostante le voci sull'interesse dell'Arsenal per il calciatore, la Juve continua ad essere in pole per il calciatore.

Secondo le ultime indiscrezioni di mercato, per chiudere l'affare Locatelli, entro il fine settimana, probabilmente già giovedì, la Juventus vedrà nuovamente il Sassuolo per provare a definire l'affare.

L'operazione dovrebbe essere portata in porto con una formula stile Chiesa (prestito, riscatto pluriennale obbligatorio legato a determinati obiettivi e bonus per una valutazione totale sui 40 milioni). 

Il vero jolly nella trattativa è rappresentato dall'inserimento di una contropartita importante: Fagioli più di Dragusin. 
 

Brocchi su Locatelli

Proprio di Manuel Locatelli ha parlato Christian Brocchi, ex tecnico del Milan che ha lanciato il centrocampista in Serie A.

Stupito?

 «Per niente. Avevo allenato Manuel fin dagli Allievi e ho visto da vicino tutta la sua crescita. Quando sono arrivato in prima squadra c’era grande voglia di farlo esordire, perché era non solo un giocatore di grande qualità, ma anche di grande personalità». 
 

Pronto per la Juve?

 «Sì. Anche perché forse proprio la personalità è il suo miglior pregio. Ci sono tanti giocatori forti a livello di qualità, ma la differenza tra giocare in una squadra di medio livello e poter giocare in una grande la fa proprio la personalità. E lui ha sicuramente una personalità spiccata: non ha paura di giocare, più palloni tocca più incide, non si nasconde mai e vuole sempre la palla. Non avrà nessun problema a giocare con una maglia più pesante». 
 

 Aver già superato un periodo difficile, dopo l’esaltazione dei primi gol con il Milan tra cui uno decisivo proprio alla Juventus, lo aiuterà nel prossimo salto? 
 

 «Sì, sicuramente aver già superato un momento di difficoltà lo aiuterà. Aveva bisogno di ritrovare fiducia e in questo De Zerbi e il suo gioco sono stati fondamentali. Ora è sicuramente più sicuro di sé». 
 

 In che cosa lo ha visto crescere soprattutto in questi anni? 
 

 «È migliorato tanto a livello agonistico: è diventato anche un centrocampista di fatica e di contrasto, oltre che di qualità. Quella, la qualità, per un centrocampista da sola non basta più: serve andare a vincere i duelli».