Altro che Kulusevski, Ibrahimovic e Eriksen come un anno fa: come ha già lasciato intendere Marotta a margine di Inter-Crotone, sarà un mercato di gennaio con esigui movimenti. La conferma da Luigi Capitanio, partner di Monitor Deloitte, intervistato sull'argomento dalla Gazzetta dello Sport in edicola questa mattina.

Calciomercato, impatto Covid-19 sui conti

"Le drastiche misure imposte dai governi nazionali per contenere la diffusione del Covid-19 si sono abbattute come uno tsunami anche sul calcio, un settore industriale già in difficoltà a causa di un modello di business non più sostenibile per livelli di costi certi che assorbono la quasi totalità dei ricavi, sempre più incerti e dipendenti dai risultati sportivi. Le nostre analisi sugli impatti del Covid-19 ci dicono che per la Serie A, tra la stagione 2019-20 e il girone d’andata 2020-21, i mancati proventi da ticketing, ricavi stadio, merchandising e sponsorizzazioni si attestano a un valore non inferiore ai 350 milioni di euro. Stessa situazione per tutti i principali campionati europei".

Giovani, spalmature e 'pagherò'

"In questo contesto, da un punto di vista prettamente economico e industriale, non è possibile ipotizzare un calciomercato in linea con gli anni passati. Mi aspetto infatti che questa sessione sarà particolarmente sterile, eventualmente con un surplus di offerta rispetto alla domanda. Offerta più che altro dettata dalla necessità dei club di far fronte a esigenze di cassa e di riduzione del monte-ingaggi in uno scenario in cui i ricavi saranno ancora stagnanti per qualche mese. La mia aspettativa per gennaio è quindi quella di una sessione con poche operazioni di mercato, focalizzate soprattutto su giovani promesse e per lo più orientate a materializzarsi nell’arco di 12-24 mesi, sfruttando così l’attuale ribasso dei valori di mercato posticipandone l’effetto economico".

Calciomercato, più ossigeno in estate

"Per la finestra estiva m’immagino un nuovo impulso a importanti transazioni di mercato grazie al progressivo ritorno alla normalità post-Covid con la riapertura degli stadi al pubblico, alla creazione della media company di Serie A che determinerà importanti flussi di cash-in per i club e all’auspicata affermazione del percorso di rinnovamento degli stadi che consentirà al settore del calcio di tornare ad attrarre grandi investimenti su scala nazionale e internazionale".

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