38 milioni di euro. Tanto è stato speso dal Milan di Mirabelli per portare in rossonero André Silva, un prospetto all'epoca decantato da più parti - soprattutto dal suo agente Jorge Mendes - ma ancora non in grado di dimostrare il suo valore. 

24 anni ancora da compiere, e già indicato dal connazionale e amico Cristiano Ronaldo come suo possibile erede, dopo una stagione in prestito (infruttuoso) al Siviglia il portoghese sta concludendo le sue vacanza, in attesa di tornare a Milano e aggregarsi al ritiro. 

Giampaolo vorrebbe quanto meno valutarlo a fondo, e pensare a un suo possibile affiancamento, nel 4-3-1-2, in attacco a Krzysztof Piatek per capire se ci siano concreti margini di coesistenza tra i due. 

D'altra parte il Milan in rosa non ha una seconda punta di ruolo, e sul mercato c'è già Cutrone, che per il tecnico rossonero difficilmente può coesistere col bomber polacco, e che per 25 milioni andrà via (piace a Torino, Sassuolo e Fiorentina, ma per ora nessuna offerta sul tavolo di Massara). 

Una cifra molto simile a quella per la quale lo stesso Silva verrebbe ceduto, se una società mostrasse un reale interessamento per il suo cartellino: ad oggi il Milan ha ammortizzato 15 dei 38 milioni complessivamente investiti per lui, per cui superando quota 23 andrebbe in plusvalenza. Con 25 milioni, quindi, Silva andrebbe via: ma per adesso le uniche due squadre che si sono mosse - Roma e Southampton - non sono disponibili a lavorare all'acquisto a titolo definitivo.

Da Roma, l'unica ipotesi plausibile resta quella dello scambio di prestiti con Schick. Un'operazione che darebbe soddisfazione, e non poca, soprattutto a Giampaolo oltre che all'attaccante ceco, provando a rivalorizzarlo dopo due stagioni in penombra nella Capitale. Su Schick, nel frattempo, sono però piombate Borussia Dortmund e Schalke 04, a loro volta più avanti rispetto ai rossoneri che ad ora hanno come priorità il centrocampo e le uscite (Castillejo, Borini, Biglia, Suso, Donnarumma, e lo stesso Cutrone). 

Più concreto l'interessamento del Southampton, che però a sua volta resta fermo sulla sua prima proposta (prestito con diritto di riscatto a 20 milioni), che non soddisfa il Milan. Maldini e Massara, quindi, torneranno a bussare alla porta del Wolverhampton, dove il procuratore di Silva Mendes è sostanzialmente di casa. 

Per adesso, quindi, Silva resta, a meno che dall'Inghilterra qualcosa non si smuova. Oppure che da Roma Schick inizi a forzare per ritrovare, lungo la sua strada, uno dei suoi mentori calcistici.