Chi sarà il centravanti titolare della Fiorentina? La priorità della squadra mercato è infatti quella di trovare l'attaccante del presente e del futuro, oltre a un nuovo portiere e un terzino destro titolari che prendano il posto di Terracciano (destinato a restare ma come vice) e Odriozola.

Piatek resta a Firenze?

Sono in corso alcune valutazioni di natura tecnica per l'attacco della Fiorentina. Secondo il "Corriere dello Sport", prima tra tutte quella legata al futuro di Krzysztof Piatek, che fino a pochi giorni fa era dato in partenza, per fare ritorno all’Hertha Berlino. Qualcosa però, attorno al polacco, sembra essere cambiato. E questo sia perché l’attaccante ha dato ampia apertura alla possibilità di restare a Firenze sia perché Cabral non ha portato a termine quei progressi che Italiano e il suo staff si attendevano, dopo cinque mesi di apprendistato in Italia. La panchina del brasiliano nell’ultimo turno di campionato contro la Juventus, la partita chiave per tornare in Europa, è stata più che significativa.

Due gli ostacoli che al momento complicano la trattativa: l’altissimo ingaggio di Piatek (che all’Hertha è di 3 milioni di euro e che a Firenze, in questi primi sei mesi del 2022, è stato ridotto di conseguenza a 1,5) e il diritto di riscatto di 15 stabilito a gennaio dai tedeschi. Una cifra che al momento la Fiorentina non è disposta a versare, visto che l’obiettivo dei viola è ora quello di ottenere un rinnovo del prestito: strada dura da battere, ma Pradè ci proverà se Italiano darà l'ok. La permanenza di Piatek cambierebbe di conseguenza anche tutti gli altri piani per l’attacco della prossima stagione, dove dovrebbe arrivare comunque un'altra punta d’esperienza e a costi ridotti: Kokorin resta un giocatore in uscita, in caso di addio del russo i primi nomi sulla lista di Pradè sono quelli di Joao Pedro (anche se ci sarà da battere la concorrenza del Torino) e Milan Djuric, con il quale sono stati già da tempo allacciati i contatti. 

Fiorentina vicina a Dodo

Passi avanti per Dodo alla Fiorentina. La trattativa è calda e il profilo del brasiliano, adesso allo Shakhtar Donetsk, è quello che sta smuovendo le maggiori attenzioni per andare a sostituire Odriozola in un ruolo importante per il gioco di Italiano. La chiusura non sarà in tempi brevissimi ma la Fiorentina è consapevole che il tempismo sarà determinante, prima che altri club si inseriscano. Da ricordare che l’operazione non potrà essere basata su un prestito perché il club ucraino, che ne detiene il cartellino, ha bisogno di liquidità. Il terzino destro è un ruolo in cui la Fiorentina dovrà per certo andare a prendere una pedina perché Odriozola è tornato al Real Madrid e in rosa c’è il solo Lorenzo Venuti. 
 
La Fiorentina da tempo ha messo gli occhi addosso a Dodo e le prime conversazioni potrebbero risalire a prima della fine del campionato per sondare il terreno. Inoltre dall’Ucraina sono convinti che la trattativa sia ben indirizzata e possa andare a buon fine. Il modo di giocare di Dodo sembra fra l’altro una naturale prosecuzione delle caratteristiche di Odriozola con propensione offensiva e buona spinta. Ed è un fattore fondamentale per il 4-3-3 di Italiano che avrà sicuramente voce in capitolo. Tutto sarà ancora più chiaro dopo l’atteso confronto fra il tecnico e il direttore generale Joe Barone che l’8 giugno tornerà dagli Stati Uniti. Con la dirigenza riunita, e dopo il summit con l’allenatore, le trattative potranno decollare. Nello scorso mercato invernale il Bayern Monaco aveva offerto per Dodo addirittura 30 milioni di euro, rifiutati dallo Shakhtar. Ora però le cifre sono diverse, a causa dell’invasione Russa, e potrebbero bastare meno di venti milioni. 

Piatek (Getty)
Piatek (Getty)