Era partito a razzo, poi l’improvviso stop, il finale di stagione anonimo, e adesso il delicato momento societario della Fiorentina ne mette clamorosamente in dubbio il riscatto: è tutto sa scrivere il futuro di Luis Muriel, tornato in Italia col botto (6 gol nelle prime 8 partite, poi più nulla, fino a sparire dai radar con l’arrivo di Montella sulla panchina viola), ma che ora rischia di tornare da ospite sgradito al Siviglia.

La Fiorentina ha tempo fino a fine giugno per far valere un diritto di riscatto che però al momento appare lontanissimo: soprattutto perché i viola sono in piena fase di passaggio dalla proprietà dei Della Valle a quella di Rocco Commisso, e con il club in altre faccende affaccendato, i 14 milioni necessari per mantenere Muriel a Firenze rappresentano in questo momento non capitolo si spesa non esattamente all’ordine del giorno. E anche perché, e qui ci si sposta sull’aspetto squisitamente tecnico, il colombiano arrivati al momento della verità della stagione ha tradito, non brillando in costanza e continuità, e la cifra che il riscatto richiederebbe non appare trascurabile, in questa fase.

Si è quindi attivato il procuratore dell’attaccante, Luis Muriel, per un piano B, che porta sempre in Italia (strada chiusa con il Siviglia): secondo il Secolo XIX potrebbe essere un ritorno al passato, ovvero alla Genova sponda blucerchiata, il futuro del colombiano, con Ferrero determinato ad bruciare le tappe, evitando che la Copa America che Muriel si accinge ad affrontare possa magari alzarne il valore di mercato. Tutte le strade portano alla Samp, visto che a Bogliasco Muriel ritroverebbe proprio Stefano Pioli, l’allenatore che lo aveva voluto a Firenze, e con il quale meglio si era espresso, che sembra ormai pronto a dire sì ai liguri. Sempre meno viola, sempre più blucerchiato, ma il destino di Luis Muriel potrebbe essere ancora in Serie A.