Proprio alle porte della ripresa del campionato, ha deciso di risolvere il contratto che lo legava alla Sampdoria il centrocampista Edgar Barreto che ha spiegato il perchè al Secolo XIX: "Venerdì mattina sono passato al Mugnaini a salutare, sembrava un giorno normale, tanti sorrisi, qualche battuta. Non si erano creati i presupposti giusti per il prolungamento, il Covid poi ha fatto un casino. La priorità per me è dare tranquillità alla mia famiglia. Mi è dispiaciuto tantissimo chiudere così, diciamo che ho anticipato i tempi di un mesetto. Senza questo maledetto virus sarei arrivato regolarmente alla fine del mio contratto”.

Anche Barreto ha avuto il Coronavirus: "Sono stato influenzato un paio di giorni, un po' di pesantezza agli occhi, poi stop. Però la mia grande paura era di trasmetterlo alla mia famiglia. E anche adesso, non me la sentirei di rischiare. In tanti dicono che una volta passato uno resta immune. Ma non ci sono certezze. Anche nel nostro spogliatoio a qualcuno è capitato di guarire e poi risultare di nuovo positivo. Riprendere a giocare significa anche andare in trasferta, viaggiare, dormire in albergo, incontrare persone. E per quante precauzioni tu possa prendere, non puoi mai sentirti sicuro".

Niente ritiro: "Non mi ritiro, non smetto, se c’è la possibilità, voglio giocare ancora e togliermi qualche altra soddisfazione. Chiaramente ogni calciatore vuole essere un titolare, ma che giocassi o meno, l’atteggiamento e l’impegno in settimana sono stati sempre gli stessi. Mi hanno già chiamato dalla mia ex squadra del Breda. È anche vero che a Genova io e la mia famiglia stiamo benissimo, ci piacerebbe restare a vivere qui, magari spunta qualcosa vicino".