CHI E' - Figlio d'arte (il padre Maciej fu un discreto portiere) e con un fratello pari ruolo, ma meno dotato di lui (gioca in A Klasa polacca, la nostra 1^ categoria, con la maglia del Gwardia Varsavia), Wojciech Szcz?sny ha 25 anni, ma una grande esperienza alle spalle. Cresciuto nel vivaio del Legia Varsavia, il neo-acquisto della Roma arrivò all'Arsenal nel 2006, dove fece un po' di gavetta tra squadra giovanile e squadra riserve e, dopo una stagione in prestito al Brentford in League One, si è piano piano imposto tra i titolari dei Gunners a partire dal 2010-2011. Ha avuto momenti di alti e bassi, diventando saltuariamente riserva fino a questa stagione, dove dopo pochi mesi è stato scalzato definitivamente da David Ospina, anche a seguito di una multa da 20mila sterline che la società gli ha inflitto per aver fumato negli spogliatoi.


IL RUOLO - Ovviamente portiere, titolare indiscusso in tre stagioni (due all'Arsenal, una al Brentford), ma ha dalla sua una buona esperienza internazionale (tanta Champions League e la maglia numero 1 della Polonia).


CARATTERISTICHE TECNICHE - Alto 1.96 metri, longilineo e ben piazzato fisicamente: tra i pali è reattivo, nelle uscite alte è un dominatore. Molto bravo a leggere le situazioni da palla inattiva, sfrutta la sua presenza fisica per far sua la palla presa alta quando possibile. Buona tecnica con i piedi, come richiesto ai portieri moderni.  

  

FANTACONSIGLI - Come gli è spesso capitato all'Arsenal, anche alla Roma Szcz?sny non parte con la sicurezza di avere i galloni del titolare. De Sanctis, per anzianità di servizio e carisma nello spogliatoio, non sarà facile da scalzare, ma il portiere polacco ha tutte le carte in regola per imporsi. Il consiglio è di prenderlo in coppia con De Sanctis per andare sul sicuro.

STATISTICHE - L'ultima stagione non è stata di certo la più positiva: in Premier League 17 presenze, 21 gol subiti, solo 3 partite a reti inviolate e ben 6 errori decisivi. Nel 2013-14, ha subito 41 gol in 37 presenze, ma ha chiuso senza subire gol per ben 16 volte, vincendo il "Golden Glove" a pari merito con Cech. Andando a ritroso, tra il 2011 e il 2013 ha giocato in campionato per 63 volte, prendendo 73 reti e con 23 partite chiuse senza gol subiti.
Qualche numero dalla Champions League: compresi i preliminari ha giocato 29 partite, con 25 gol subiti e mantenendo la porta inviolata in ben 15 occasioni.
Una statistica sui rigori: in carriera (tra club e nazionale) ne ha parati 8 su 34. Niente male.