Vendere per poi comprare. Il ragionamento di Galliani, reiterato e dichiarato, non fa una piega. Il lavoro in uscita deve coincidere con quello in entrata, per formalizzare la 'nuova' rosa a 25 imposta dalla Serie A, e soprattutto per non creare doppioni ed esuberi. Ecco perché, prima di muoversi sugli acquisti, l'A.D. rossonero formalizzerà le cessioni. Oltre a Suso, che è già del Genoa, e José Mauri, pronto a trasferirsi a Verona o a Bergamo, il prossimo a lasciare Milanello sarà Antonio Nocerino, per il quale c'è una richiesta del Bologna pronta ad essere accettata. E mentre anche de Jong e Diego Lopez riflettono, in difesa almeno uno tra Zapata (Genoa, Lazio o Samp), Mexes (Fiorentina) ed Ely (sampdoria) andrà via. Almeno uno, però, significa che potenzialmnte le cessioni saranno anche due: i titolari, oggi, sono Alex e Romagnoli, ed un pacchetto finale da 4 è più che sufficiente per Mihajlovic.

Ecco perché in caso fossero due gli addii, dietro Galliani tenterebbe l'ardito colpo Ranocchia (a titolo definitivo, qui i dettagli) ma, in caso di mancata riuscita, virerebbe su un suo vecchio pallino: Branislav Ivanovi?.

 

Il 31enne difensore centrale è assolutamente apprezzato anche da Sinisa Mihajlovic, che lo ha sempre stimato essendo il capitano della Nazionale serba che ha allenato nel biennio 2012-2013. A giugno andrà in scadenza col Chelsea (con cui ha giocato 335 gare, segnando anche 32 gol): i blues da sempre sono abituati a discutere l'eventualità di rinnovo per i suoi over 30 solo nell'ultimo trimestre contrattuale. Cosa che non fa propriamente piacere ad una bandiera come Branislav, acquistato per 10 milioni di sterline dal Lokomotiv Mosca nel 2008, che dalla sua però vorrebbe rimanere. Se però sin da gennaio la sensazione dovesse esser quella della mancata proposta, allora Galliani, che da sempre intrattiene buoni rapporti coi londinese, sarebbe pronto a inserirsi, offrendogli un lauto biennale. Staremo a vedere: le priorità, nel frattempo, sono legate allo sfoltimento ed a Ranocchia