Meno 72 ore. Le ultime, della Presidenza Berlusconi, che lascia il Milan dopo un'epoca intera, chiusasi in quel di Sassuolo al Mapei, con la vittoria per 1-0 griffata Bacca. Venerdì 3 marzo, difatti, è la data entro cui verranno girati alla vecchia proprietà anche i 320 milioni di differenza tra valutazione complessiva del club (740 milioni), anticipo (200) e risoluzione debitoria (220 milioni). Il nuovo consiglio di amministrazione sarà composto per metà da consiglieri cinesi, e guidato dal nuovo AD Marco Fassone. L'era Berlusconi, a quel punto, sarà definitivamente tramontata, dopo 31 anni. Eppure il Cavaliere resterà a rappresentare, seppur solo in maniera formale, il club che ha reso grande: l'ex Premier, difatti, va verso l'accettazione dell'incarico di Presidente onorario che la proprietà gli ha proposto. La risposta definitiva, in tal senso, arriverà comunque venerdi, quando peraltro Galliani, Fassone e Mirabelli si incontreranno per definire l'eventuale passaggio di consegne - sulla permanenza o meno dell'attuale AD non ci sono ancora conferme ufficiali - e per proporre il rinnovo a Vincenzo Montella, il cui contratto naturalmente scadrebbe a giugno 2018. Sarà anche l'occasione per valutare al tavolo delle proposte i tanti, innumerevoli nomi che si sono fatti in questi mesi per il rinforzamento estivo della rosa: in primis si cercherà l'accordo, non facile, con Raiola per convincere Donnarumma a restare, ma successivamente si penserà anche all'arrivo eventuale di Fabregas, a quello di Badelj, alla rincorsa a Bernardeschi (cercato anche dalla Juventus) ed alle cessioni. La più importante delle quali, peraltro, potrebbe essere quella di Bacca.
Milan, venerdi il nuovo corso: si va verso il rinnovo di Montella e la Presidenza onoraria a Berlusconi
ENTRO POCHE ORE ARRIVERANNO A FININVEST DALLA CINA, VIA LUSSEMBURGO, I FONDI NECESSARI ALLA CESSIONE SOCIETARIA
martedì, 28 febbraio - 11:31

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