E' ancora lontano, ma non certo solo un sogno, l'arrivo di Witsel per il Milan. Le indiscrezioni della stampa belga, certo, che dava l'affare per fatto, sono ben lontane dalla realtà, ma in effetti la trattativa tra Galliani e lo Zenit esiste eccome: i russi sono fermi sulla loro richiesta iniziale. 50 milioni, che potrebbero scendere a breve intorno ai 40. 

I rossoneri hanno fatto una prima offerta da 25, e contano di allentare il gap tra domanda e offerta contando su bonus vari ma soprattutto sulla volontà del giocatore: ecco perché sono stati avviati i contatti con il padre del centrocampista belga, che ha ancora un contratto sino al 2017 in Russia, dove guadagna poco più di 3 milioni. Il Milan può offrirgliene 4 per 4 anni, un contratto simile, per cifre e durata, a quello che era stato preventivato per Kondogbia.

 

Esistono dunque margini di trattativa? In realtà sì, se si considera che il valore oggettivo del calciatore non supera i 30 - non è più giovanissimo, ha 26 anni - , e che il Milan, nonostante il rinnovo di de Jong e l'arrivo di Bertolacci ha bisogno di almeno un altro titolare da affiancare a loro, Poli e Montolivo. Galliani cercherà di convincere prima l'ex Benfica, per poi giocare sulla sua scelta e convincere lo Zenit ad abbassare le pretese: sottotraccia, però, stavolta, senza rischiare l'asta che i russi vorrebbero si creasse. E, possibilmente, senza farlo sapere alla Juventus, che lavora sul ragazzo sin dallo scorso anno.

 

 

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