Arsenal, Fenerbahce, Paris Saint Germain, West Ham, Besiktas, Siviglia, Marsiglia, diversi club cinesi. E' praticamente lunghissima la lista delle pretendenti di Mario Mandzukic, autore ieri sera del bellissimo gol del 3-0 che ha di fatto chiuso la sfida al Genoa. Un'azione arrembante, iniziata e terminata proprio lì dove ormai si è definitivamente piazzato, sull'out sinistro, dove gioca indifferentemente da terzino o punta, e con uguali risultati. Certo, il rendimento in zona gol è drasticamente calato - sono 'solo' 6 i +3 in questa stagione - ma in compenso il suo rendimento è stato superiore probabilmente rispetto a qualsiasi altra annata precedente, giocata da centravanti. Il croato è diventato uno degli imprescindibili di Allegri tanto nel 4-2-3-1 quanto, come mostrato ieri, nel 3-4-1-2. Un modulo nuovo che, in ogni caso, Mandzukic ha interpretato a modo suo, lasciando spazio a Higuain al centro e lavorando come sempre con dedizione per aiutare gli altri reparti. E non a caso anche contro il Genoa è stato straordinario: ora la vera domanda, in casa Juventus, è relativa al suo futuro.

A maggio SuperMario compirà 31 anni, è stato pagato sì 18 milioni ma ha il contratto in scadenza 2019: per lui Marotta continua a chiedere almeno la cifra che è costato, mentre le offerte sinora pervenute non superano i 12 milioni, bonus compresi. Molto dipenderà, ovviamente, dalle intenzioni del diretto interessato, che dovrà decidere se sacrificarsi o meno, in un ruolo non suo, per un'altra stagione, o tornare a fare il bomber di centro area in un'altra squadra. A Torino, però, è osannato da tifosi e compagni - memorabile la chiamata di Khedira ai compagni, ieri, alla sua sua uscita: "Alzatevi in piedi" - e, dopo la consacrazione europea di quest'anno, può legittimamente ambire a grandi traguardi. Sarà ancora un anno di corsa e dedizione, quello prossimo, per il croato?