Nonostante il cambio di rotta imposto nella notte fiorentina, Stefano Pioli non sembra essere destinato a sedere sulla panchina dell'Inter il prossimo anno. La corsa al terzo posto è fallita miseramente sotto i colpi di Samp e Crotone, mentre oggi anche l'Europa League sembra un obiettivo complicato da raggiungere: i punti di distanza dal Milan sono appena due, ma l'imprevedibilità assoluta di risultati a cui ha abituato l'Inter rende praticamente impossibile una stima su cosa sia davvero a portata di mano, in questo momento, per i nerazzurri.

E' così che la proprietà sta già sondando le possibili alternative per il futuro. Suning vuole un nome di assoluto livello, ed è per questo che le opzioni in cima alla lista rispondono ai nomi di Conte e Simeone: cifre altissime (specie per la realtà italiana) e massima autonomia nel progetto che verrebbe a costruirsi le armi con cui il gruppo cinese sta provando a corteggiare due figure che l'Inter insegue soprattutto per la loro capacità di essere leader di un gruppo che sembra smarritosi da un punto di vista caratteriale prima ancora che tecnico.

Per diversi motivi, le strade che portano a trattare con Atletico e Chelsea sono però tutte in salita. E' per questo che Ausilio sta cercando di capire quali siano i reali margini di trattativa per Jardim, autore del miracolo Monaco e personalmente stimato dal ds nerazzurro, che ha però preferito non esporsi ancora visti gli obiettivi in corsa con i francesi. 

E poi c'è Luciano Spalletti, al momento la pista decisamente più concreta: l'addio con la Roma è praticamente scontato, e le sue doti sono particolarmente apprezzate in società. Per tornare in Champions, obiettivo del prossimo anno, quello di Spalletti è un nome che offre particolari garanzie, ed è per questo che se entro giugno le situazioni non dovessero sbloccarsi allora la scelta ricadrebbe quasi certamente sull'attuale tecnico dei giallorossi.