“E’ stato meglio lasciarci che non esserci mai incontrati”: chissà quanti romanisti, e soprattutto quanti fantallenatori, sottoscriveranno questo verso dell’immortale Fabrizio De Andrè, ripensando a una stagione consumata tra improperi per ogni gol sbagliato e ogni prestazione opaca di Edin Dzeko.
Fantamilioni su fantamilioni nella aste estive, e un’annata sconcertante, che evidentemente non può essere imputabile al solo Garcia. Ecco perchè la Roma ha deciso di cambiare: via il bosniaco, e dentro Falcao, sul quale la Roma avrebbe messo gli occhi, e che rappresenta un’altra missione complicata.
Sì, perchè il colombiano non è più quello dei tempi dell’Atletico e del Monaco, l’esperienza al Chelsea, con la difficile convinvenza con Diego Costa, è stata tutt’altro che indimenticabile, e dunque il compito è quello di provare a farlo tornare un crack. Gli stimoli non gli mancherebbero: il nomignolo con il quale Radamel è conosciuto, “Falcao”, deriva dalla passione del padre per l’indimenticato brasiliano della Roma. Un cerchio è pronto a chiudersi?