Grandi, anzi grandissime manovre in quel di Londra, per restituire il Chelsea ai vertici del calcio europeo. Gli sforzi di Abramovich, per quanto riguarda la rivoluzione dell'estate 2013, sono anzitutto rivolti all'acquisizione d'una punta e d'un tecnico di livello (Hiddink, Capello e Mourinho i nomi caldi). Ecco perché l'uomo sul quale si sono intestarditi gli uomini mercato londinesi è Radamel Falcao, per il quale l'offerta all'Atletico è già stata fatta pervenire: 60 milioni di euro.

 

Certo, roba da Paperoni del calcio. Ma anche Abramovich ha delle casse da tener salde, e per questo ha chiesto agli spagnoli di inserire nell'affare una contropartita adeguata, che serva ai biancorossi per colmare la lacuna lasciata da Falcao. I dirigenti madrileni, dalla loro, già da mesi lavorano all'erede del colombiano, individuato in Burak Yilmaz, tra i migliori di questa Champions League. Ma considerata la non certo brillante fase finanziaria del club la richiesta turca di oltre 20 milioni è improponibile: da qui l'idea di trovare - anzi, ritrovare - il proprio centravanti del futuro...Nel passato. 

 

Il nome, manco a dirlo, è quello di Fernando Torres, che ha lasciato l'Atletico che tanto amava nel 2007, a soli 23 anni, dopo esserne diventato capitano a 19, dopo 214 presenze (e 82 gol). I successi internazionali, certo, sono arrivati dopo, ma Torres la sua Madrid non l'ha mai dimenticata, e da quando è in Premier - 3 anni coi Reds e 3 coi blues - i livelli di eccellenza raggiunti non sono mai stati quelli che in tanti profetizzavano per il suo futuro. Ecco perché a giugno, a 29 anni e con ancora tanto da dare, il suo potrebbe esser un clamoroso ritorno a casa.

Il suo cartellino può esser valutato circa 20 milioni, che servirebbero a ridurre d'un terzo l'esborso economico da versare nelle casse biancorosse: poi Falcao sarà libero di fare il percorso inverso. Per lui è pronto un contratto da oltre 8 milioni all'anno, come un vero top-player. Con la speranza, in Inghilterra, di avere maggior successo del fu Niño.