Il proseguimento dell’avventura di Destro in maglia rossonera anche nella prossima stagione potrebbe non essere così scontato. L’alto costo del cartellino infatti sta facendo riflettere i vertici di Casa Milan sulla convenienza nel trattenere un giocatore che, complice la presenza ingombrante e egoista di Menez, sta faticando ad inserirsi negli schemi rossoneri.
Sabato sera contro il Cagliari l’attaccante ex Roma è parso un pesce fuor d’acqua, sbagliando spesso i movimenti e non riuscendo mai a farsi trovare pericolosamente davanti alla porta avversaria. Certo, il calciatore è appena arrivato e ha bisogno di ambientarsi, tuttavia il gioco del Milan non favorisce le sue qualità di bomber d’area di rigore.
Tuttavia, la società non vorrebbe privarsi di lui perdendo uno dei migliori talenti emergenti del nostro calcio. Per questo motivo, la decisione verrà presa definitivamente da colui che dovrà valutarne l’effettiva utilità per il gioco che intenderà proporre, ovvero il nuovo allenatore. Sarà lui a chiarire la sua volontà sulla permanenza di Destro al Milan oppure a preferire una rinuncia all’attaccante per dirottare i pochi soldi delle casse di via Aldo Rossi su obiettivi diversi. Destro resta quindi appeso a un filo, e dovrà guadagnarsi sul campo la conferma in rossonero a suon di gol e buone prestazioni.
Sembra invece legato solo ai risultati il futuro prossimo di Jeremy Menez. Il francese, arrivato svincolato in estate a Milano, ha ancora 27 anni e, soprattutto, un valore di mercato notevole: intorno agli 11-12 milioni. Una possibilità interessante per le deficitarie casse del Milan, che potrebbe dar via già nella prossima sessione di mercato il suo cartellino, ed eventualmente con esso coprire parte del riscatto previsto per il centravanti. Lo stesso francese - oggi vice-capocannoniere del campionato alla pari con Icardi - potrebbe d'altra parte chiedere d'essere ceduto, se a maggio il Milan non centrerà l'obiettivo minimo, la partecipazione alle Coppe Europee. E dire che il ritorno, da protagonista, in Champions, era lo scopo prioritario della sua decisione di abbracciare il progetto rossonero.