Prima le uscite, poi, eventualmente, spazio per un altro acquisto. Il FPF è scoglio troppo grande per essere ignorato, ed è così che in casa Inter la priorità è al momento tutta sul versante cessioni. La svolta, in questo senso, è attesa negli ultimi giorni di mercato: i casi più spinosi sembrano essere quelli relativi a M'Vila e Osvaldo, entrambi, e per differenti motivi, vicini alla risoluzione del contratto. Diverso invece il discorso da fare per i giovani Krhin e Mbaye: il primo è corteggiato da molte squadre italiane, mentre il secondo sembrerebbe essersi convinto nella serata di ieri ad accettare la proposta del Bologna, un prestito con obbligo di riscatto in caso di promozione che intriga anche l'Inter per l'eventuale liquidità, circa 5 milioni di euro, che questa cessione potrebbe garantire. 

 

Solo a quel punto, e quindi quando almeno tre di queste quattro cessioni si saranno perfezionate, l'Inter potrà pensare di andare a prendere il centrocampista tanto desiderato dal Mancio. Che, per forza di cose, non potrà essere Mario Suarez: Simeone lo ha rimesso al centro dei suoi progetti tattici, il presidente dell'Atletico lo ha dichiarato incedibile. E' per questo che le attenzioni nerazzurre si sono allora rivolte verso Lucas Leiva: Mancini lo ha sentito al telefono, così come già fatto prima per Podolski e Shaqiri, ed il giocatore pare abbia reagito in maniera entusiasta all'interesse mostratogli in prima persona. Per portarlo a Milano l'offerta giusta potrebbe essere quella di 10 milioni più bonus. Ma prima bisogna cedere.