CHI È - Un doppio salto di categoria, dalla Lega Pro alla A, non solo sulla carta. Pietro Iemmello infatti, ha già debuttato nella nostra massima serie, con la maglia neroverde, il 10 settembre scorso a Torino contro la Juventus. L'attaccante del Sassuolo, l'anno scorso al Foggia, è stato protagonista di un trasferimento in Emilia pieno di polemiche.
Acquistato ques'estate dalla società di Squinzi, il giocatore ha effettuato le visite mediche in Emilia per poi essere girato allo Spezia in Serie B. Con i liguri ha pure giocato la partita contro la Salernitana, terminata 1 a 1. Solo che Iemmello non si è presentato alla ripresa degli allenamenti, non dando alcuno spiegazione o motivazione. Il Sassuolo – una volta ceduti Falcinelli, Trotta e Sansone del rreparto avanzato - ha deciso che l'ex Foggia poteva rientrare subito nei piani di Di Francesco. Da La Spezia però, come naturale che sia, la reazione non è stata tenera: "Credo che dalla situazione Iemmello non ci abbia guadagnato nessuno – ha dichiarato il diesse Fusco a "Mediagol" - La logica avrebbe suggerito che il ragazzo stesse ancora un anno con noi dimostrando il proprio valore in Serie B. Evidentemente non ha capito bene che cos’è lo Spezia, non ha capito la città, non ha capito la gente e la società, mancando di rispetto a tutti". "Gli abbiamo offerto un rinnovo con adeguamento da top player per la nostra società, ma ha deciso di non accettare – aggiunge il direttore sportivo - Quando abbiamo trovato un partner che ci consentisse di creare una soluzione favorevole a tutti, lui ha proseguito sulla propria strada fino ad arrivare a saltare l’allenamento". Nessuna dichiarazione al proposito finora, da parte dell'attaccante.
Nato a Catanzaro il 6 marzo 1992, Pietro Iemmello ha iniziato a giocare da bambino nella Big Sport Crotone e prima di diventare uno dei giocatori più promettenti della Fiorentina, veste la maglia dei dilettanti del Catanzaro Lido, società affiliata alla società viola. A partire dai 14 anni, il giocatore calabrese fa tutta la trafila delle giovanili. Splendida la stagione 2010-11 nella Primavera, dove chiude il campionato con 23 presenze e 19 reti, esclusa la fase finale, nella quale arriva ad un passo dal giocarsi lo scudetto, mettendo la firma su due reti.
Nell'estate del 2011 la Fiorentina lo cede in prestito per due anni alla Pro Vercelli. Nella prima stagione, quella della promozione in B, mette insieme 31 presenze e 8 gol, nel secondo scende in campo 29 volte ed è autore di 5 reti. Il clun piemontese lo riscatta e lo vende allo Spezia nel 2013. I liguri a loro volta lo prestano al Novara ma nel gennaio del 2014 viene girato ancora alla Pro Vercelli.
Sono annate non troppo brillanti, ma Iemmello trova ampio riscatto a Foggia. 35 presenze e 16 reti nella stagione 2014-15, 32 presenze e 24 gol nell'ultimo campionato, che laureano capocannoniere del Girone C. Iemmello raggiunge lo stesso numero di reti in rossonero di un altro giocatore storico del club pugliese: Francesco Baiano. Non a caso la piazza lo ha presto soprannominato "re". Un titolo di merito, quando lo scorso marzo, in Foggia-Ischia ha segnato quattro reti.
Il doppio salto è poi storia recente. Pensare che il 6 agosto scorso, nel secondo turno di Coppa Italia tra Spezia e Modena, deciso il match è stato deciso da una sua rete. Poi il discusso trasferimento al Sassuolo in A.

RUOLO – Punta centrale. Ha giocato anche come attaccante esterno ma le gare in questo ruolo si contano in una mano.
CARATTERISTICHE TECNICHE – Ai tempi dell'exploit con la Primavera della Fiorentina, era considerato l'erede di Gilardino. Alto un metro e 80 per 77 chili, sa essere veloce e il destro è il suo piede migliore. Bene anche nel gioco aereo. Sa attaccare gli spazi e questo gli consente di essere il punto di riferimento in avanti, in fase di possesso palla. In fase di non possesso invece, sa tenere su la squadra.
FANTACONSIGLI – È una riserva. Con lo sfoltimento del reparto avanzato ha più chanche di ritagliarsi uno spazio ma ha davanti sia Matri che Defrel. Anche si riciclasse nel ruolo di punta esterna, la concorrenza resterebbe agguerrita.
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