Dpo aver perso tanto terreno dal vertice della Serie A, essersi qualificato agli ottavi di Champions per il rotto della cuffia e essere stato eliminato dalla Coppa Italia per mano dello Spezia, Rudi Garcia è ormai al termine della sua avventura romana.
Probabile che l'esonero arrivi ufficialmente dopo la gara con il Genoa di domani, ma già da tempo il gruppo sembra non seguirlo più e anche la dirigenza lo ha scaricato. I tifosi, dopo le carote, alzano il tiro e su un cartellone scrivono: "Noi romani e romanisti vi urliamo: indegni! Ominicchi senza palle! Solo la maglia!".
A Roma c'è il dubbio se puntare su un traghettatore per questi sei mesi oppure scegliere un allenatore che prenda in mano subito la situazione. La dirigenza giallorossa propenderebbe per questa soluzione visto che c'è una stagione da giocare con degli obiettivi da raggiungere (il piazzamento Champions) e non c'è tempo da perdere.
Due sono i nomi calci che si fanno. Il primo è un ritorno, quello di Luciano Spalletti. Alla guida della Roma negli anni dell'egemonia dell'Inter di Mancini, è stato l'unico in quegli anni a dare del filo da torcere alla banda nerazzura, riuscendogli a strappare due Coppe Italia e una Supercoppa Italiana. Il duello tra i due allenatori ptrebbe ripetersi, anche se le squadre sono adesso molto diverse. Spalletti arriva da un esonero allo Zenit quasi due anni fa e da allora è in cerca di un nuovo lavoro.
Secondo nome, quello preferito dal D.S. Sabatini, è quello di Marcelo Bielsa. L'argentino non è un tecnico da mezze misure, è pronto a criticare il proprio presidente per il mercato. Anche il suo gioco non è fatto di mezze misure. Il suo 3-3-3-1 può essere bellissimo quando i ntrequastisti funzionano, oppure bruttissimo quando si creano voragini a centrocampo. Di Certo è un allenatore di grande fascino che alzerebbe il livello d'appeal del campionato italiano.