Una stagione, quella appena trascorsa, iniziata in panchina e terminata da protagonista: è la storia dell'ottovolante di Joaquín Sánchez Rodríguez, meglio noto come Joaquín, che a 34 anni suonati, e dopo due stagioni eccellenti, si appresta a dare l'addio definitivo alla Fiorentina. Il Betis Siviglia che lo aveva lanciato e dove ha militato tra il 2000 ed il 2006, difatti, è pronto a riaccogliere il figliol prodigo, e per questo ha già trovato l'accordo con il suo entourage. Ora la palla passa alla Fiorentina, che vista anche la striminzita finestra di mercato necessaria a sostituirlo, farà muro e tenterà di trattenerlo. Se lo spagnolo si impuntasse, però, l'affare si farebbe comunque. Oggi, a Radio Bruno, il manager del ragazzo ha spiegato che difatti il suo desiderio è "sempre stato quello di tornare al Betis. A 34 anni c'è la volontà di tornare nel club della sua vita, scelta di cuore e non di soldi. Joaquin è affezionato alla maglia viola e rispetta i suoi tifosi, è una decisione complicata". Conferma delle parole rilasciate al portale Manquepierda: "Ha sempre detto che un giorno sarebbe tornato a casa".
Al momento la situazione è in stallo: Vincenzo Guerini, club manager gigliato, oggi durante la presentazione del neo-acquisto Kalinic ha confessato che "A livello tecnico dispiacerebbe perderlo, perché ha sempre fatto la differenza nelle partite importanti. Spero resti con noi, per quello che so io la società farà di tutto per far rispettare il contratto". Contratto che, per inciso, andrà in scadenza il 30.06.2016, quando la Fiorentina non potrà far altro che lasciar andare in Spagna l'ala, che non ha alcuna intenzione di rinnovare. I tifosi, dalla loro, credono ancora nel ripensamento: "Matador non ci lasciare, con la pelota c'hai fatto innamorare", hanno scritto su una cancellata dell'Artemio Franchi. Se Joaquin però non volesse ascoltare, allora si dovrebbe correrea ai ripari: i nomi più caldi delle ultime ore rispondono ai nomi di Schelotto, sempre ai margini del progetto Inter, Vilhena, in scadenza di contratto col Feyenoord, e Baez, per il quale però la Juventud chiede non meno di 2 milioni. Una cifra che, anche volendo, il Betis non pagherà mai per Joaquin. Ecco perché, dopo gli abboccamenti risalenti a 15 giorni fa, torna fortemente di moda la pista Cerci, ormai ai margini dell'attacco rossonero: se Mihajlovic, forte anche del ritorno di Menez (nuovamente in campo in coppa Italia), dell'imminente acquisto di Soriano e della conferma di Honda, decidesse che il ragazzo è sacrificabile, sarebbe l'Atletico Madrid ad orchestrare il tutto.
Il prestito del suo cartellino al Milan, difatti, scade solo tra 10 mesi, e servirebbe quindi anche l'OK del club meneghino per formalizzare il trasferimento di prestito.
Cerci, fischiato da alcuni tifosi a San Siro contro il Perugia, a Firenze ha già giocato tra il 2010 ed il 2012: andrebbe perfettamente a collocarsi nel 4-2-3-1 di mister Sousa, e consentirebbe un addio più lieve al matador.