Niente Montella (confermato ieri da Ferrero), niente Lippi (che sarà il nuovo Direttore tecnico delle Nazionali azzurre), niente Emery, a maggior ragione in caso di vittoria del Siviglia in Europa League. E niente Brocchi, a meno che non dovesse arrivare, nella finale di Coppa Italia contro la Juve di sabato, una clamorosa vittoria: ed anche quella potrebbe non bastare. Ecco perché adesso le mire di Galliani - ed, in parte, anche di Berlusconi - si spostano solo su una rosa ristrettissima di candidati. All'interno della quale, da qualche tempo, c'è anche Rudi Garcia.

Il francese s'è virtualmente autocandidato - "Tornerei in Italia, magari su una panchina un po' più a nord di Roma..." - , ma le sue reali chances, ad oggi, non sono molte. Soprattutto non ha nessuno a promuoverne la candidatura, rispetto a Marco Giampaolo, il cui fresco addio all'Empoli (dove è stato sostituito da Martusciello) ne ha rilanciato le quotazioni rossonere. Galliani e Sacchi, ormai "consigliere" quasi ufficiale della dirigenza rossonera, vogliono portare a Milano l'ex tecnico di Cagliari, Siena, Brescia e Catania, protagonista d'un calcio spumeggiante, soprattutto nella prima parte di stagione, in biancazzurro. 

Il tutto, mentre Mihajlovic ha già iniziato le "pratiche" per ufficializzare la rescissione dal Milan: il suo contratto era valido sino al 2017 (2 milioni netti), e verrà risolto mediante una buonuscita da circa 500mila euro che si andrà a sommare all'ingaggio che gli verrà riconosciuto dal Torino, club col quale il serbo ha già trovato l'accordo. 

Poco più di un milione netto a stagione, più bonus, per due anni per lui, che quindi andrà a prendere praticamente la stessa cifra che avrebbe preso restando in rossonero. Un'avventura andata male, che però in qualche misura ha lasciato una traccia. Al pari di quella di Ventura, che in granata ha scritto le pagine più belle della sua carriera: sarà lui, quasi certamente, il prossimo C.T., a margine dell'incontro che tra oggi e domani si terrà a Roma tra Cairo e Tavecchio

La cui scelta, però, è fatta: il mister genovese per il dopo-Conte, con Lippi ad assisterlo e Fabio Cannavaro - indicato appunto, come Ventura, dal campione del Mondo viareggino - nel ruolo di vice C.T. e anche Sasà Sullo. Poi ogni tassello, così, andrà al suo posto. Entro massimo una settimana. 


Ezio Azzollini