L'Atalanta ha messo a segno il primo colpo di questa campagna acquisti. La società bergamasca ha regalato al nuovo tecnico, Gasperini, Alberto Paloschi. E' durata appena sei mesi, dunque, l'avventura dell'attaccante in Premier League. Le cifre? 7,5 milioni di euro allo Swansea, 1,5 milioni al calciatore per quattro anni. A questo punto potrebbe andare via Pinilla che non ha avuto un rapporto idilliaco con il tecnico ai tempi del Genoa. Questo il comunicato: "Atalanta B.C. comunica di aver acquisito dallo Swansea City A.F.C., con decorrenza 1 luglio 2016, le prestazioni sportive dell'attaccante Alberto Paloschi.


"Sono davvero molto contento di indossare finalmente la maglia dell'Atalanta, la squadra della mia città -ha dichiarato Alberto-, onorato dall'interesse che il Presidente Percassi e questa Società hanno dimostrato, non solo da ora, nei miei confronti. Un motivo in più, se ce ne fosse bisogno, per fare bene. Il mio impegno sarà come sempre totale, insieme ai miei compagni lavorerò per cercare di raggiungere il massimo traguardo possibile".

Alberto Paloschi, bergamasco di Cividate al Piano, ha 26 anni e una cinquantina di gol nei massimi campionati tra Italia e Inghilterra come biglietto da visita. Il gol è sempre stato il suo mestiere e la sua missione. Nel Milan è cresciuto studiando e sognando un certo Filippo Inzaghi, uno che a Bergamo ha lasciato il segno. Da lui ha preso istinto e caparbietà. Accanto a Inzaghi ha esordito in Serie A a 18 anni segnando dopo soli 18 secondi dal suo ingresso in campo il gol decisivo al Siena alla sua prima palla toccata. Un gol che tutti definirono proprio alla Inzaghi. Era il suo idolo fin da bambino, da quel 10 febbraio 2008 ne è diventato anche l'erede per stessa ammissione di Superpippo. In quella stagione 9 presenze e 4 gol tra campionato e coppa. Poi dal Milan al Parma per riportarlo subito in A a suon di gol (12) e farsi le ossa. Due anni e mezzo in Emilia, mezzo campionato al Genoa, poi dal 2011 la lunga esperienza al ChievoVerona con cui in quattro campionati e mezzo segna 42 gol diventando il secondo miglior marcatore in A della storia del club veronese: 13 nel 2013-14 (suo record personale), 8 in mezza stagione l'anno scorso che gli valgono a gennaio la chiamata della Premier League e dello Swansea. Ora il ritorno in Italia, nella sua Bergamo, proprio dove l'idolo di sempre è diventato Super.

Benvenuto Alberto!
".