La Roma si avvicina al mercato invernale con una domanda chiara: come risolvere il problema del gol? Le difficoltà di Dovbyk e soprattutto di Evan Ferguson hanno spinto il club a valutare un intervento più profondo del previsto nel reparto offensivo. L’idea che sta prendendo forma a Trigoria è quella di un restyling quasi totale, approfittando delle occasioni che il mercato di gennaio potrebbe offrire.

Roma: occhio alle prossime mosse in attacco

La situazione di Ferguson, ancora a secco dopo dieci presenze e spesso frenato da acciacchi, è una delle più delicate: il suo ritorno anticipato al Brighton è considerato un’opzione concreta. Il discorso su Dovbyk è più complesso, sia per le intenzioni del giocatore sia per il valore del suo cartellino, ma anche per lui non si escludono manovre se dovessero aprirsi spiragli utili.

Gasperini, che già in estate aveva indicato chiaramente la necessità di un attaccante di livello per completare la rosa, ha accettato di lavorare con ciò che aveva a disposizione una volta chiuso il mercato. Il rendimento della squadra lo ha premiato, ma ora si aspetta un segnale dalla dirigenza. Il nome in cima alla lista è quello di Joshua Zirkzee: Massara ha ricostruito i contatti da settimane e l’olandese, reduce da mesi complicati al Manchester United, viene considerato il profilo ideale per qualità tecniche e motivazioni personali. La Roma lo vorrebbe in prestito secco, mentre gli inglesi chiedono una formula con diritto di riscatto attorno ai 30 milioni. Sul giocatore, però, resta vivo anche l’interesse del Milan.

Non è l’unica strada: in Premier League c’è anche l’opportunità Kalimuendo. Il Nottingham Forest lo ha pagato 30 milioni la scorsa estate, ma il giovane francese è finito rapidamente ai margini del progetto tecnico. Proprio Massara era stato il primo a credere in lui ai tempi del Rennes, e un prestito oneroso da 2 milioni con riscatto attorno ai 20 è un’ipotesi che in Inghilterra stanno valutando senza preclusioni. L’impatto sugli stipendi fino a giugno non rappresenterebbe un ostacolo per la proprietà, che vuole giocarsi con ambizione una stagione da vertice.