Una figuraccia imperdonabile, a prescindere da interpreti e turn-over. L'Inter esce con le ossa rotte da San Siro, senza considerare i fischi dei 16.000 circa presenti che, al momento del cambio di Felipe Melo, sono sembrati almeno il doppio: Frank de Boer finisce dunque sul banco degli imputati, anche perchè se da un lato le attenuanti del poco tempo per lavorare con la squadra non mancano, è anche vero che tra Chievo, Palermo, Pescara e Hapoel era lecito aspettarsi di più di una sola vittoria e due sconfitte. 

E' così che questa mattina le voci su un possibile scossone in casa Inter si sono moltiplicate: contro la Juve servirà una prova di carattere, una dimostrazione di forza e comunione di intenti prima ancora che di moduli e schemi tattici. Se non dovesse arrivare, la proprietà cinese, che sarà presente appositamente per il derby d'Italia sulle tribune del Meazza, potrebbe anche pensare ad un cambio per certi versi improvviso. In mattinata il nome di Capello è rimbalzato più volte: dopo l'esperienza con la Russia, Don Fabio vorrebbe tornare ad allenare, una voglia che lo potrebbe portare a sedersi sulla panchina dell'unica grande italiana non ancora allenata dopo le recenti dichiarazioni di favore nei confronti del gruppo Suning. Al momento l'ipotesi è lontana dal divenire realtà, anche perchè la nuova proprietà vorrebbe tutto tranne che un terremoto dopo 4 giornate di campionato, ma l'ipotesi Capello non è affatto da scartare a prescindere. E se contro la Juve dovesse arrivare un'imbarcata...