La notizia, per certi versi, non dovrebbe neanche sorprendere. Eppure, con una stagione ancora tutta da giocatore, una Champions ancora tutta da vivere, non riesce a non lasciare di sasso. Carlos Tevez ha chiesto ufficialmente la cessione: l'Apache ha da sempre nel cuore il suo ritorno in Argentina, per poter così coronare il suo sogno di indossare, ancora una volta, i colori e la maglia del Boca. E l'ostacolo non potrà essere rappresentato dal contratto in scadenza nel 2016, visto che tra società e giocatore esiste un gentlemen agreement che difficilmente potrà trovare ostacolo in una data sottoscritta da entrambe le parti pur con tutti i crismi dell'ufficialità del caso. 

 

Il problema, ovviamente, è a questo punto soltanto uno, e cioè relativo a chi potrà, a giugno, prendere il posto di Carlitos. Sulla cui professionalità da qui a fine anno nessuno dubita, anzi, ben tenendo presente che l'Apache proverà a lasciare i colori bianconeri con le maggiori soddisfazioni possibili. Il nome che circola, senza troppo girarci intorno, è quello di Paulo Dybala: Zamparini ha tranquillamente ammesso la chiamata della Juventus, che per il talento del centravanti oggi al Palermo sarebbe pronta a investire fino a 35 milioni. Una cifra importante, che i bianconeri dovrebbero garantirsi con i risultati in Champions League. Un trofeo che potrebbe essere il modo più bello di salutarsi da Carlos Tevez. 

Certo, il presidente rosanero è una sorta di “vecchia volpe” del mercato e sa benissimo che cosa deve essere detto, quando e in che modo per ricevere esattamente i soldi che si aspetta. L’ultima affermazione di Zamparini a Tuttosport è questa: “Il club bianconero ha cominciato davanti a tutti nella corsa a Dybala ma adesso stanno arrivando molte offerte, anche dall’estero e non vorrei che Marotta, mio grande amico, riviva quello già accaduto con Pastore, che era quasi loro ma andò poi al Psg perchè offriva più soldi. Purtroppo anche Marotta sa che non posso fargli lo sconto che chiede”.

 

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