"Kalinic è un discorso delicato. Sento delle cifre che non mi risultano. Il problema è anche capire il ragazzo". Poche parole e sibilline, quelle di Andrea Della Valle, ieri, a margine della bella vittoria viola contro la Juventus. Che potrebbe esser stata l'ultima gara al Franchi del centravanti croato. Per il quale l'offerta del Tianjin, che in verità ha iniziato a corteggiare a suon di milioni anche Diego Costa, continua a premere. 10 milioni netti all'anno, per il ragazzo, sono un'enormità: quasi 7 volte di più rispetto a quanto attualmente percepito in Toscana, dove arrivò un anno e mezzo fa dal Dnipro per 5 milioni di euro, firmando un contratto quadriennale. Cifre importanti, come confermato anche da Rogg, che a sua volta aveva lasciato intendere che l'affare si potrebbe chiudere in tempi anche brevi. Circa 35 milioni di euro per il cartellino dell'attaccante, che dalla sua in ogni caso non ha ancora fornito una risposta chiara alle due società. Quel che è certo è che nell'anticipo della 21esima giornata, contro il Chievo Verona, al Bentegodi, Kalinic non ci sarà in ogni caso. Era diffidato, e ieri è stato ammonito e pertanto sarà squalificato. Potrebbe teoricamente tornare disponibile solo il 28 gennaio, contro il Genoa. Quando, però, l'affare con Cannavaro e la sua società potrebbe esser già definito.