Potrebbe essere Spalletti, anche se le quotazioni di Sarri sono in netta ascesa. C'è poi sempre il sogno Conte, con Pochettino sullo sfondo. Quel che è certo è che, a prescindere dal nuovo allenatore dell'Inter, Walter Sabatini e Piero Ausilio avranno l'obbligo di fare i conti con una rosa vittima dei propri sfoghi personali: ultimo quello di Eder, ma le parole di Handanovic, Andreolli e Icardi prima non avevano certo reso l'ambiente più tranquillo.
La realtà è che tutta una serie di giocatori, indipendentemente dalla prossima guida tecnica, lascerà l'Inter. Brovozic, Miranda e Murillo sono candidati in primis a lasciare Milano: il croato consentirà un'ottima plusvalenza, i due difensori verranno invece ceduti dopo essere stati travolti dalla mediocrità di risultati dopo aver rappresentato la coppia centrale più forte dello scorso campionato per circa 4 mesi.
Lascerà l'Inter quasi certamente Banega, nelle ultime giornate finito fuori dagli schemi di Pioli e Vecchi, e che difficilmente, l'anno prima del Mondiale, acconsentirà ad una stagione fatta di alti e bassi e di spazi ristretti. Poi ci sono le posizioni di Kondogbia e Nagatomo, altri elementi che per valutazioni diverse potrebbero lasciare l'Inter: per il centrocampista francese servirà però un'offerta da almeno 20 milioni di euro per evitare minusvalenze piuttosto antipatiche per questioni di bilancio pur sempre monitorato dalla Uefa, anche se la volontà dell'Inter sembrerebbe quella di liberarsi di un centrocampista che in maglia nerazzurra ha vissuto momenti controversi.
Dipenderà poi dal regime di mercato la situazione di Ivan Perisic, possibile pedina da 50 milioni e che potrebbe finanziare il grande colpo che l'allenatore di turno si potrebbe ritrovare a chiedere. Andrà invece certamente in prestito Gabigol, che in nerazzurro potrà avere un'altra occasione soltanto dopo un anno giocato in un'altra piazza.