"Quel rigore mi ha fatto soffrire tantissimo. Ci ho pensato sempre, e ho passato poi un'estate non felicissima. Adesso normale che continui a pensarci, ma non più come prima anche se è una cosa mi da ancora il magone. Oltre all'aspetto personale, alle critiche e agli sfottò che ho ricevuto e che non mi sono mai pesati, la cosa peggiore era il dispiacere per aver 'distrutto' qualcosa che si era creato in quel mese in Francia. Non dimenticherò mai quanto è accaduto dopo, con i pianti e le parole di tutti nello spogliatoio. Sono cose che mi rimarranno dentro, a prescindere da cosa sarà della mia carriera. Tutti ci davano per spacciati e noi abbiamo dimostrato all'Europeo di essere davvero forti. Nessuno voleva incontrarci e uscire ai rigori è stato brutto. Purtroppo non sono riuscito a liberarmi la mente nei mesi seguenti". Con queste parole Simone Zaza, a Rai Sport, ricorda i momenti successivi all'uscita dell'Italia dall'Europeo di Francia, anche per colpa del suo errore dal dischetto. Poi c'è anche spazio per una riflessione sul mercato: il Napoli, che potrebbe dare Gabbiadini al West Ham, sarebbe tornato ultimamente forte su di lui (e su Pavoletti). Il club londinese potrebbe non riscattarlo, farlo tornare subito alla Juve, e poi il club torinese cederlo al Napoli (che peraltro potrebbe "decurtare" il costo del suo cartellino dalla seconda tranche di pagamento di Higuain). Questo lo Zaza-pensiero: "Sono molto legato all'Italia, pensavo di trovare difficoltà in Inghilterra, ma non così tante. Londra però è fantastica, mi ci dovrà abituare. Anche l'anno scorso, alla Juventus, si dicevano le stesse cose, che Zaza sarebbe andato via. Io ne facevo una questione di orgoglio personale: sapevo che rimando a Torino non avrei trovato spazio, ma mi sono sempre allenato bene, dritto per la mia strada e in ogni momento in cui venivo chiamato in causa facevo bene e mi sono tolto delle piccole soddisfazioni, anche giocando poco. Stessa cosa al West Ham: ho giocato solo 7 partite sinora (a 14 scatta il riscatto automatico del cartellino, n.d.r.), di cui solo 2 bene. E' un campionato diverso, più fisico e meno tattico, ma penso comunque di poterci stare: non ero un fenomeno prima e non sono un brocco adesso. Non voglio rimpianti. E' una cosa mia personale: posso anche giocare un anno e poi andare via, ma per mia scelta voglio esprimermi. E fino adesso non ci sono riuscito. In questa settimana del Napoli ho letto tantissimo, ma sinora non mi ha chiamato nessuno".
Zaza: "Il rigore alla Germania mi ha fatto soffrire. Napoli? Per ora nessuno mi ha chiamato, ma..."
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lunedì, 14 novembre - 16:40

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