E' tornato, ancora una volta, in nerazzurro, lì dove era cresciuto e lì dove, nel 2010, era già ritornato. Ha voglia di restare Jonathan Biabiany, anche se non sa quando tornerà: il problema al cuore è ormai passato, ma per tornare a dovere ci vorrà ancora del tempo. Questa la conferenza stampa di presentazione del gicoatore nerazzurro.
MOMENTI DIFFICILI - "E' stato difficle quando mi hanno detto che sarei stato fermo, ma non ho mai avuto paura di non tornare. Dovevo stare fermo, non conoscevamo i tempi, ho aspettato per tornare al meglio. Sono stato in famiglia e ho aspettato il momento giusto per tornare. Quando sarà in campo? Non so esattamente quanto tempo ci vorrà, dipende da tante cose, dal fisico perchè sono stato 8-9 mesi fermo e le gambe devono essere a posto. Una data certa non la so, dipende dal fisico".
LA PARENTESI AL MILAN - "Ho la possibilità di tornare e farlo con una grande squadra, posso tornare al più presto al mio livello. E' una doppia sfida, personale. Milan? Mi voleva l'anno scorso, non quest'estate. Sono loro che mi hanno scoperto il problema. Io ero rimasto al Parma, ho accettato il Milan l'anno scorso perchè come un qualsiasi giocatore di calcio volevo una sfida grande".
IPOTESI PRESTITO - "Ora voglio rimettermi in gioco e confrontarmi con grandi giocatori, quindi penso di rimanere qua"
L'INTER DI OGGI - "Buona squadra prima e anche adesso, si è rinforzata. Possiamo toglierci delle soddisfazioni mettendoci il giusto impegno. Tornare ai livelli del 2010? Speriamo subito, ma è cambiato tutto. Quando si rifà una squadra ci vuole tempo, ma abbiamo ottimi giocatori".
I TANTI GIOVANI NERAZZURRI - "Il fratello di Gnoukouri mi ricorda me da piccolo".
MANCINI - "La prima cosa che ho detto è che il primo ritiro che ho fatto è stato con Mancini, dopo nove anni lo ritrovo: è stato emozionante. Spero che quest'anno posso essergli di aiuto".