La fresca eliminazione dalla Champions ora brucia e brucerà ancora per molto tempo: le conseguenze di questo prematuro stop, oltre ad avere ripercussioni economiche, ne avranno anche sul calciomercato. Proviamo ad immaginarle.
Anzitutto la Juventus, con i soldi del passaggio del turno, aveva preventivato l’acquisto di Radja Nainggolan: ora il discorso dovrà essere rivisto perchè la società bianconera, che intende prendere il centrocampista belga prima dell’intrusione dell’Inter, deve reperire i fondi da dare a Cellino che chiede almeno 15 milioni di euro per il suo gioiello. Soldi, questi, che potranno essere recuperati solo da eventuali incassi extra: ecco perchè la Juventus dovrà rivedere la sua politica in uscita già nel mercato invernale.
Probabile quindi una partenza anticipata di Mirko Vucinic. Il montenegrino ha più mercato di Giovinco (che nel frattempo riflette: lo aspetta la Samp, nell'ambito dell'operazione Biabiany) ed, allo stato attuale delle cose, il reparto offensivo è ufficialmente in esubero.
Tevez, Llorente, Quagliarella e la formica atomica verrebbero considerati dalla dirigenza bianconera abbondantemente sufficienti per perseguire il duplice obiettivo scudetto-Europa League.
Anche il potere decisionale di Conte verrà rivisto: il presidente Agnelli non ha preso bene l’eliminazione dalla Champions e a farne le spese sarà anche Conte, che dovrà accettare eventuali tagli alla rosa.
Parliamo principalmente dei gregari a lui tanto cari, Padoin e Peluso in primis.
Purtroppo gli errori si pagano. La Juventus dovrà imparare questa lezione e ripartire onorando l’Europa League e portando a casa il terzo scudetto di fila: queste sono le condizioni fondamentali per non invertire il processo di crescita intrapreso, ed evitare che a giugno - oltre al mancato raggiungimento degli obiettivi - si debba fare i conti anche con una cessione illustre per coprire le perdite. Sogno unico di fine anno, ovviamente, è il trattentimento di Paul Pogba. A tutti i costi. E Raiola permettendo.
