CHI E' - Il Trofeo Tim chiuso con le tre reti incassate per mano del Sassuolo ha rafforzato una delle convinzioni di Montella: in casa Milan il cartello "Lavori in corso" non può ancora essere rimosso. Nonostante manchi sempre meno all'inizio del campionato e il passaggio della società agli investitori cinesi sia ufficiale da giorni. Ciò che più preoccupa il tecnico rossonero è proprio la fragile tenuta di un pacchetto arretrato perforato troppe volte nelle uscite amichevoli estive. Esattamente 12, tra le cinque partite da 90' e le due minisfide da 45' disputate proprio in occasione della kermesse di Reggio Emilia. Dove la coppia di centrali Zapata-Vergara non ha ben figurato e l'assenza di Alessio Romagnoli per infortunio si è fatta sentire più del previsto. Pensare di risolvere tutti i problemi con l'arrivo del solo Gustavo Gomez non è l'ideale leitmotiv che l'ex allenatore della Sampdoria spera di ascoltare a Milanello. Pur essendo il profilo in questione un tassello di tutto rispetto. 23 anni compiuti lo scorso 6 maggio, si tratta di un difensore paraguaiano (il primo nella storia del club lombardo) che fin qui in carriera non ha conosciuto altri contesti al di fuori del calcio sudamericano. Cresciuto con i miti di Carlos Gamarra e Celso Ayala, esordisce tra i professionisti in patria con la maglia del Club LIbertad e in tre anni conquista due titoli, il Clausura nel 2012 e l'Apertura nel 2014. Poi si trasferisce in Argentina, al Lanùs, con cui pochi mesi fa si è laureato campione battendo in finale il San Lorenzo. Pilastro della Nazionale, è reduce da una buona Copa America Centenario, a margine della quale è sceso in campo in tutte le gare prima di subire l'onta dell'eliminazione nella fase gironi. Segni particolari? Un emblematico incontro ravvicinato con Carlitos Tevez...
IL RUOLO - Dà il meglio di sé, ovviamente, se posizionato al centro della retroguardia. Qualcuno lo ha definito il "Bonucci del Paraguay": con le dovute proporzioni, la tendenza al lancio lungo per impostare dalla difesa è pressoché identica. Tecnicamente, però, ci sono molti aspetti da affinare e su cui Montella dovrà lavorare a fondo, a maggior ragione considerato che ama far giocare le sue squadre con fraseggi veloci e palla a terra. Ma trasferirsi in Italia a 23 anni e in una squadra destinata a tornare in primissima fascia non può che giovargli. La sua dote principale è la grinta e la capacità di non abboccare alle finte degli avversari, soprattutto se questi fanno della rapidità il loro punto di forza. Il destro è il suo piede preferito e in caso di necessità è stato schierato anche come terzino di spinta. Con risultati apprezzabili: se impiegato in quella porzione di campo riesce ad arrivare con discreta facilità sul fondo per mettere al centro cross tagliati per i centravanti o per gli inserimenti delle mezzali.
CARATTERISTICHE TECNICHE - Centrale roccioso, molto abile nel gioco aereo ma anche nell'uno contro uno. 185 centimetri di altezza per 85 chilogrammi di muscoli ed esplosività, nonostante la stazza sa essere agile e tenere il passo degli esterni che lo puntano. Notevole la capacità di leggere in anticipo la manovra avversaria, al punto da essere stato universalmente riconosciuto tra i migliori in Argentina per tempismo negli anticipi. In marcatura è difficilmente superabile e quando esce dal campo è il classico giocatore a garantire la proverbiale maglia sudata. Qualità che, tuttavia, spesso si rivelano armi a doppio taglio: l'eccessiva grinta e agonismo più di qualche volta lo hanno portato a esagerare negli interventi, con inevitabili conseguenze sotto il profilo disciplinare. Esattamente ciò che non serve al Milan. Al contrario, Montella confida nel fatto di poter schierare al fianco di Romagnoli un giocatore equilibrato tatticamente, che sappia anche gestire la propria irruenza e non perdere le staffe nei (tanti) momenti e periodi chiave della stagione. E l'investimento fatto (poco più di 7 milioni di euro per l'acquisto a titolo definitivo, contratto di 5 anni) è un chiaro indicatore della certezza che ha la dirigenza rossonera circa la sua immediata maturazione e garanzia di rendimento costante.

FANTACONSIGLI - Pur essendo un difensore con chiare propensioni offensive (specie per gli inserimenti sui calci piazzati), l'esperienza ci insegna che è sempre meglio andarci con i piedi di piombo. Che tradotto significa: ottimo per chi cerca un titolare con quel pizzico di scommessa in termini di bonus che non guasta mai, ma se si è a caccia di una fanta-media immacolata (per intenderci, "alla Barzagli"), meglio rivolgersi altrove. L'essere approdato in un calcio mai assaggiato prima e (soprattutto) la più che evidente tendenza ai cartellini sono le incognite ad oggi più preoccupanti. Due valutazioni che ogni fantallenatore dovrà per forza di cose inserire nel proprio bagaglio di preparazione prima di sedersi a tavola con gli amici e cominciare l'asta.
STATISTICHE - Aver vinto 3 titoli nazionali a soli 23 anni è già un ottimo segnale. A questo aspetto si aggiungono numeri di tutto rispetto: 130 incontri e 11 centri messi a referto con Libertad e Lanùs, 16 presenze e 2 gol con la Nazionale. Nell'ultima impresa d'oro in Argentina è stato tra i più presenti sul terreno di gioco: 1399' disputati, 1 sola sostituzione. L'altra faccia della medaglia racconta però di un Gomez poco affidabile dal punto di vista dei cartellini. In 146 partite disputate in carriera, tra Paraguay "dei grandi" e club professionistici, ha messo a referto ben 36 ammonizioni e 2 espulsioni.
LA FANTASCHEDA - Ogni valutazione è puramente indicativa, e va implementata con le informazioni che verranno aggiornate, in tempo reale, mediante 'La Guida per l'asta perfetta di Fantagazzetta'. I valori segnalati vanno da un minimo di 0 ? (negativa) ad un massimo di 5 ? (eccellente).
VALORE ASSOLUTO DEL CALCIATORE: ???
VALORE FANTACALCISTICO DELL'ACQUISTO: ???
CONTINUITA': ???
POTENZIALE TITOLARITA': ????
RESISTENZA AGLI INFORTUNI: ???
TENDENZA AL BONUS IN PROPORZIONE AL RUOLO: ??
