Un piccolo bottino da 20 milioni, per sferrare l'assalto ai due obiettivi dichiarati del prossimo mese di mercato: il Milan ha ceduto El Shaarawy al Monaco (lunedi le visite mediche nel Principato) per consentirsi margine di manovra, e pianificare i prossimi colpi. Uno, obiettivo dichiarato del Presidente Berlusconi - Ibrahimovic -; l'altro pupillo di mister Mihajlovic, che non più tardi di ieri l'ha chiamato a gran voce. Si tratta ovviamente di Alessio Romagnoli che, per molti, a Milano potrebbe ripercorrere, per potenzialità e carisma, i passi d'un totem come Nesta. 

"Sono contento per il rinnovo di Mexes, è un giocatore di personalità. Non è vero che non lo volevo, sicuramente però dovrà cambiare qualche atteggiamento", spiegava non più tardi di ieri, dopo la prima amichevole rossonera stagionale, Sinisa. Che poi affondva il colpo: "Romagnoli è un giocatore italiano, giovane, di grande prospettiva. L'ho avuto lo scorso anno alla Sampdoria. Può interessarci, ma purtroppo adesso è in un'altra squadra". 

 

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Forse ancora per poco: il cash messo in preventivo dalla cessione di El Shaarawy servirà difatti per alzare sino al livello richiesto l'offerta alla Roma, che ha riaccolto con soddisfazione il suo centrale dopo la felice esperienza alla Samp, ma che per lui ha anche fissato il prezzo. 27-28 milioni, 2 in meno rispetto all'iniziale richiesta di 30.

Galliani, dalla sua, si era spinto sino a quota 18 più 2 di bonus: ora, però, le carte in tavola cambiano, e il Milan s'appresta a girare ai giallorossi la sua terza offerta. Che, considerato il pieno recupero di Castan e la volontà del ragazzo - che proseguirebbe volentieri il suo percorso con Mihajlovic - , potrebbe anche vacillare ed, alla fine, cedere. 

 

Il tutto mentre sullo sfondo aleggia sempre il sogno Ibrahimovic. Un affare che, pur messo momentaneamente in stand-by, rischia di impennarsi nuovamente appena lo svedese (corteggiato anche da Real Madrid e Inter e dalla Germania) deciderà di rompere col PSG. Che, dalla sua, pare aver calato le pretese: per il cartellino del 34enne era partito da quota 11-12 milioni, già di fatto dimezzàtisi. Il Milan tiene sempre vivi i rapporti con Raiola, e intanto lavora sulla proposta, che resta valutabile su un duplice piano: triennale da 6 milioni più bonus, o biennale da 8. La priorità, adesso, resta però Romagnoli: l'uomo che vuole Mihajlovic e che ora, con i soldi provenienti dal Monaco, può davvero diventare rossonero.