Non sarà propriamente in fase avanzata, ma quel che è certo è che tra Roma e Chelsea si lavora intensamente, e ormai da tempo, per trasferire in quel di Londra Radja Nainggolan. E la distanza tra le parti, pochi giorni dopo il blitz di Walter Sabatini nel fortino organizzativo del club londinese, si è ridotta. Anche grazie alla mediazione dell'agente di Salah (a sua volta coinvolto nella trattativa) Abbas, incaricato da parte del procuratore del Ninja a discutere col club inglese.

La richiesta iniziale di Pallotta e dei capitolini - che ha pagato il suo cartellino complessivamente 18 milioni circa e che s'appresta quindi a segnare a bilancio una grossa plusvalenza - si aggirava intorno ai 50 milioni. Tanti, forse troppi, per un calciatore di valore assoluto e obiettivo numero uno di Conte per la sua nuova mediana, ma non più giovanissimo (sta per compiere 28 anni). I blues, che erano partiti da 35 milioni, sono arrivati nelle ultime ore a 37: intorno ai 42-43, però, la Roma - che in rosa ha già l'erede virtuale di Radja, ovvero Strootman finalmente al rientro a piene forze - darà il suo via libera. La discriminante potrebbe essere rappresentata dal cartellino di Branislav Ivanovic, esperto e duttile difensore, già nel mirino del Milan, che non dispiace a Spalletti e che ha il contratto in scadenza 2017.

Gli ostacoli in tal senso sono rappresentati dall'ingaggio (4 milioni, parecchi per un 32enne) e dal suo status di extracomunitario: con i brasiliani Gerson e Alisson già precettati dalla Roma, le caselle si sono esaurite, ed in caso di OK per il serbo sarebbe necessario far tesserare da una squadra terza uno dei due carioca.