Vendere, sanare i bilanci, anche con cessioni eccellenti, e solo poi dedicarsi al mercato in entrata, che comunque non dorme. E' tutta qui la strategia di mercato della Roma, che in questi giorni si trova al centro di angustianti polemiche legate al rapporto con la stampa, oltre che a gestire la tumultuosa contestazione scoppiata all'avvio del raduno. Tanti i nomi pregiati che potrebbero a breve ritrovarsi inaspettatamente lontani dalla Capitale, o a sorpresa messi sul mercato. Il primo, ed è questione arcinota, è Pablo Osvaldo. L'italo-argentino, a seguito della recente diatriba divampata con(tro) Andreazzoli, è di fatto ai margini del progetto societario, che intende investire, non solo tatticamente, su Matia Destro: per questo al centravanti è stato chiesto di trovarsi una nuova collocazione, che però soddisfi anche le richieste economiche della Roma. Avanti, per lui, si sono fatte, nell'ordine, Manchester City, Southampton e Atletico Madrid: gli spagnoli si sono defilati dopo aver preso Villa (sono anche in tratativa con Bergessio); i citizens, invece, hanno offerto 15 milioni ed il prestito di Maicon, e tentennano perché sperano ancora in Negredo. I giallorossi, però, preferirebbero vendere la loro punta solo in cambio di cash - la richiesta è di 20 milioni, si può chiudere a 17/18 - e per questo potrebbero spingere per altri lidi; il Southampton, appunto, che offre solo denaro. Il ragazzo, dalla sua, preferirebbe il City, dove andrebbe si a giocarsi il posto con gente del calibro di Dzeko, ma dove soprattutto il progetto tecnico è più ambizioso.
Il vuoto lasciato da Osvaldo, ad oggi, verrebbe colmato dal rientro di Marco Borriello dal Genoa: la trattativa che doveva portare Gilardino nella Capitale ed alla conferma del numero 22 in Liguria s'è arrestata, e proprio per questo motivo i due attaccanti dovrebbero alla fine restare nelle loro rispettive società.
Oltre all'addio, già preventivato, del numero 9, però, il club di Pallotta dovrà anche effettuare altre operazioni in uscita: già da mesi il Barcellona richiede convintamente il cartellino della giovane promessa Marquinhos, che nelle prospettive di Vilanova dovrebbe andare ad affiancare Piqué al centro della difesa. L'affare non s'è ancora concluso solo perché, nella lista catalana, prima del 19enne c'è un altro connazionale, che risponde al nome di Thiago Silva.
Il capitano del PSG farebbe carte false pur d'esser lasciato libero di accettare le usingato azulgrana, ma il quid del mancato trasferimento sta tutto nelle richieste degli sceicchi, che dopo averlo pagato oltre 40 milioni al Milan non possono certo permettersi il lusso di svenderlo. Per questo il Barcellona continua ad aspettare Thiago Silva, cercando di giocare sulla ferrea volontà del ragazzo, pur avendo di fatto bloccato Marquinhos: concordato il prezzo del suo cartellino - circa 27/28 milioni alla Roma - si agisce sulle date. L'affare, quindi, si farà: ma solo se Thiago non riuscisse a svincolarsi dal PSG. Anche perché la Roma, nel frattempo, ha bloccato a sua volta Castan, richiesto dal Flamengo, che rimarrà nella Capitale - insieme a Benatia e Burdisso - solo se Marquinhos verrà effettivamente ceduto.
Per lui, in realtà, è arrivata anche una controfferta dello stesso PSG, che se costretto a cedere Thiago, potrebbe puntare proprio su di lui per il futuro. Per Maicon, invece, si punta al prestito secco: in caso di ottenimento di tale richiesta, potrebbe esser ceduto anche Torosidis.
L'ultima cessione di spessore riguarda almeno uno tra De Rossi e Lamela. Il vice-capitano giallorosso ha un ingaggio assai oneroso, e la dirigenza sa che, arrivato alla soglia dei 30 anni, non avranno altre occasioni di cederlo monetizzando. Del suo futuro già si conoscono costo del cartellino (11/12 milioni), pretendenti (Chelsea e Real Madrid) e potenziale erede: parliamo di Kevin Strootman, per il quale il Psv Eindhoven chiede 20 milioni e la Roma è arrivata ad offrire 17. Tutto, ovviamente, dipenderà da cosa deciderà De Rossi: se capitan futuro decidesse di restare in giallorosso come Totti (in merito, si lavora anche al rinnovo, ma anche sulla questione ci sono problemi) a quel punto anche la trattativa per l'olandese rischia di arenarsi.
Questione Lamela. L'argentino, vera rivelazione dello scorso campionato, è valutato non meno di 30 milioni, è l'ultimo da inserire in un'ipotetica lista delle partenze, ma rischia comunque di lasciare la maglia della Roma. Il Napoli, alla caccia dell'ultimo tassello utile per la sua trequarti, ha già chiesto il ragazzo in passato ed è, ad oggi, l'unica squadra in grado di mettere sul piatto del contante per averlo. La Roma, riuscisse a piazzare sia De Rossi che Osvaldo e Marquinhos non avrebbe ovviamente alcuna necessità di mettere in piazza un altro dei suoi top-player, ma se una sola delle trattative saltasse dovrebbe rivedere i suoi piani. Piani che a loro volta, però, contemplano già un potenziale erede - ma anche complemento - del numero 8: si tratta dell'ivoriano Gervinho, per il quale Garcia stravede e per cui l'Arsenal chiede 10 milioni. Sabatini è arrivato sino a quota sette per averlo a titolo definitivo, l'affare può chiudersi a metà strada tra le due somme.
Altre manovre: ufficializzata la metà di Verre all'Udinese, insieme a quella di Nico Lopez, all'interno dell'operazione Benatia; cessione in prestito confermata al Bologna per Curci, Brighi al Torino svincolato, Josè Angel in prestito al Real Sociedad, D’Alessandro a Cesena.
E chiudiamo con il discorso portiere: se entro poche ore De Sanctis non comunicherà la sua definitiva accettazione, con tanto di accordo comodo con il Napoli, la Roma si getterà su uno tra Viviano e Sorrentino. Nel frattempo l'ex Udinese ancora non s'è presentato al raduno di Castelvolturno: nel pomeriggio incontro a quattr'occhi con Benitez, che gli comunicherà che intende puntare su Cesar e non su di lui, per il prossimo anno.
Alfredo De Vuono