Dopo l’ostacolo Juventus incontrato sulla strada per Iturbe, il Milan ha dirottato tutte le sue attenzioni su Alessio Cerci. Inzaghi stravede per l’esterno granata, lo vuole come titolare nel suo 4-3-3, e anche Berlusconi ha dato il suo placet all’operazione durante la cena ad Arcore di lunedì sera.
I rossoneri, adesso, mollata la presa sull'argentino, e definita la cessione di Matri in prestito al Genoa, avrebbero pronta per il Torino un’offerta di 17 milioni di euro, ricavati con il risparmio dell’ingaggio di Kakà ed, in parte, di quello di Matri.
L'offerta a Cairo, però, verrà formalizzata solo nel momento in cui anche Robinho verrà ceduto: il brasiliano è sempre più vicino alla MLS.
Il Milan quindi si avvicina molto alla richiesta di 18-20 milioni formulata da Cairo per far partire il suo gioiello. La trattativa sta entrando nella fase calda, e la distanza tra domanda e offerta si riduce gradualmente. Non può rallentare troppo, però, il club meneghino: se prima del Milan su Cerci dovesse arrivare l'Atletico - ieri un rappresentante dell'ala granata era a Madrid - allora il rischio sarebbe quello di perdere, dopo Iturbe, anche il 27enne di Velletri.
Ed il Torino? Si consolerà a breve con il ritorno di Quagliarella, che verrà ceduto dalla Juventus subito dopo aver formalizzato l'affare Morata. Al ragazzo ed a Beppe Bozzo, suo manager, è stato proposto un triennale già accettato: alla Juventus dovrebbero andare tra i 2 ed i 3 milioni. Cairo, al momento, è fermo a 2: anche qui la distanza è ormai irrilevante.