Due punti in sette partite per chi aveva sconfitto 7-1 l'Atalanta (e sembrava poter rendere la qualificazione in Europa League un qualcosa di apparentemente scontato) e per chi, per almeno tre mesi, aveva tenuto i ritmi di Juve, Napoli e Roma, è un dato che Suning ha giudicato inaccettabile. L'Inter si appresta all'ennesima rivoluzione estiva, a prescindere, ormai, da quello che sarà il prossimo all'allenatore. Alla nuova proprietà non sono piaciuti determinati atteggiamenti in momenti chiave della stagione, quando, ancor prima di un obiettivo, c'era da salvare l'orgoglio.

E' per questo che molte pedine potrebbero lasciare Milano, in un mercato che si preannuncia denso di novità. A partire da Mauro Icardi, capitano dal quale sarebbe stato lecito aspettarsi qualcosa in più: da un punto di vista del rendimento viene difficile imputare qualcosa ad un centravanti che nelle ultime stagioni ha saputo rinforzare anche la voce assist, anche se, proprio in virtù del suo ruolo, Suning, specie nel momento di difficoltà, avrebbe gradito prese di posizione di altro tipo. Uno spogliatoio che evidentemente, anche per stessa ammissione non poi tanto velata dei giocatori - l'ultima, in ordine di tempo, quella di Andreolli nel post gara con il Genoa - non ha remato dalla stessa parte, e sul quale Icardi avrebbe potuto forse lavorare in maniera diversa.  

Questo non vuol dire che Icardi verrà ceduto sicuramente, ma che se dovesse arrivare un'offerta vicina alla clausola prevista da 100 milioni per l'estero l'Inter la prenderebbe certamente in considerazione. Per cifre analoghe i nerazzurri potrebbero andare su Belotti, italiano a caccia di una big che difficilmente potrà essere la Juve, o Aubameyang, la cui pista con il Psg si è recentemente raffreddata. 

A lasciare quasi certamente l'Inter sarà invece Brozovic, un separato in casa con De Boer, per la prima parte della gestione Pioli ritornato in auge e poi sprofondato ancora nell'incertezza di un carattere difficile da comprendere. Ma a partire, se dovesse essere confermata la cifra di 50 milioni, sarà anche Perisic, che consentirebbe poi di andare a prendere, pur con un esborso ulteriore, la coppia Bernardeschi - Berardi, progetto italiano di una Suning che ha da sempre insistito su questo punto. Andrà sicuramente in prestito Gabigol, ed occhio anche a Banega, arrivato a 0 e che potrebbe garantire una plusvalenza importante anche con una partenza stimabile oggi attorno ai 15-20 milioni. Incognita Kondogbia: se qualcuno dovesse offrire 25 milioni il francese partirebbe, ma ad oggi ancora nessuno si è spinto a determinate cifre. 

Possibile rivoluzione anche in difesa: Miranda non ha troppo entusiasmato lo staff nerazzurro, ed anche Murillo potrebbe andar via se dovesse arrivare un'offerta attorno ai 15 milioni.