Ora la Juventus deve necessariamente rispondere al Milan, che ha preso Cerci, all'Inter, che ha chiuso per Podolski e che ha ufficializzato Shaqiri, ed al Napoli dell' 'ex virtuale' Gabbiadini. E tutti i riflettori, inevitabilmente, oltre che su Rolando - il vertice col Porto ad ore dovrebbe portare all'attesa fumata bianca - vanno su Sneijder. Posizione di stallo e difensiva quella del Galatasaray, il cui vicepresidente oggi ha ribadito l'esistenza della famigerata clausola da 20 milioni di euro e che l'olandese "sarà con noi anche nella seconda parte della stagione. Non guardiamo alle notizie che vengono riportate in Italia". Un muro contro muro che però, inevitabilmente, cozza con le volontà del calciatore, che ha dichiaratamente, per bocca del suo agente, ribadito che gradirebbe il ritorno in Italia.
Entro domani sera lo stesso procuratore, Albers, incontrerà i vertici del club turco - in dismissione finanziaria - per tentare di convincerli che la trattativa può e deve andare a buon fine per tutte le parti. Dalla sua, l'ultima offerta di Marotta è ferma a quota 7 milioni. Il Gala rilancia, e non vorrebbe scendere sotto i 9/10: la distanza è minima, la Juventus si sente forte e convinta di poter chiudere entro pochi giorni. Le alternative, d'altro canto, ora scarseggiano: dopo l'acquisizione di Shaqiri da parte dei rivali nerazzurri e l'ormai quasi ufficiale cessione di Diamanti alla Fiorentina, le opzioni rimandano ad un solo nome: quello di Wes. Per il quale sarebbe già pronto un biennale da 3 milioni netti a stagione. Le vacanze di Sneijder finiranno tra tre giorni: lunedi l'olandese vorrà sapere dove continuare la sua prestigiosa carriera. Con un occhio volitivo verso Torino, dove spera di rivivere i fasti del triplete nerazzurro.