Tutto fatto, ormai da giorni, per José Mauri al Milan, squadra con la quale il classe '96 ha firmato un quadriennale: "Sono nato pronto”, ha esordito l'ex Parma lunedi, incoraggiando sé stesso e i tifosi in merito ad un trasferimento passato paradossalmente sotto traccia, al confronto dei più altisonanti Bacca, Bertolacci e Luiz Adriano.
Il ragazzo porterà sulle spalle, per la prossima stagione, il numero 4. Al Parma Mauri vestiva la maglia numero 8, cifra ideale per chi dice di ispirarsi a Gattuso: ora, però, ha dovuto trovare un’altra soluzione, essendo la 8 già di proprietà di Suso. Raccoglie quindi l'eredità di Sulley Muntari, che l’aveva indossata dal suo arrivo al Milan nel gennaio del 2012. Precedentemente, il 4 era stato, dall’introduzione della numerazione fissa, di Demetrio Albertini (1995-2002), Kakhaber Kaladze (2002-2010) e Mark Van Bommel (2011-2012).
Recuerdo inolvidable, debut en primera! pic.twitter.com/m8IciNTTWf
— juan mauri (@juanmauri4) 29 Gennaio 2014
La curiosità riguarda il fatto che l'italo-argentino porta con sé al Milan anche il fratello maggiore Juan, in arrivo direttamente dal Torneo Federal A, terza serie del calcio argentino. A dare la notizia, piuttosto curiosa, è il giocatore stesso, intervistato nel corso della trasmissione Area Chica in onda su Radio Universal: “È una cosa un po’ pazza, grazie al trasferimento di mio fratello c’è stato questo contatto. Domani vado a La Pampa, nel fine settimana in Italia. Questa sera saluterò i miei compagni del Tiro Federal. Ho sognato un’opportunità del genere per tutta la vita, mi arriva a ventisei anni, con un’altra esperienza. Mi resta il dispiacere di non aver mai avuto la possibilità di giocare in Primera. Dal Tiro mi porto molti bei ricordi, molti momenti, un grande gruppo. L’idea del Milan è comprarmi, farmi un contratto di quattro anni e poi darmi in prestito a qualche squadra di Serie B”. Un'esperienza simile a quella già fatta con Kakà, che consentì al fratello minore Rodrigo Izecson dos Santos Leite, meglio noto come Digão, di approdare alle giovanili del Milan nel 2004, in prestito dalla Sampdoria che lo aveva tesserato al posto dei rossoneri, che già avevano raggiunto il limite consentito di extracomunitari. Nel 2005, dopo essere passato definitivamente al Milan, si trasferì in prestito al Rimini, in Serie B, con cui ha giocato fino alla fine della stagione 2006-2007. Nel 2007 tornò al Milan, e dopo aver fatto una serie di figure non proprio eccellenti ebbe anche modo di esordire in Serie A, il 1º marzo 2008, a San Siro, in un Milan-Lazio 1-1.
Poi il prestito, altrettanto infruttuoso (lungo stop per infortunio) allo Standard Liegi, il periodo di prova al Friburgo, e l'ennesimo prestito al Lecce. Poi, ancora, Crotone e Penafiel, in Primeira Liga. Nel 2012 ha rescisso il contratto coi rossoneri: passato quindi da svincolato ai New York Red Bulls, anche in MLS è durato solo una stagione. Si è quindi ritirato dal calcio giocato, a soli 27 anni, e soprattutto a causa dei troppi infortuni che ne hanno tormentato la carriera. La speranza è che, ovviamente, il futuro di Juan sia ben diverso. Come ha spiegato lo stesso diretto interessato, però, non resterà in rossonero: verrà girato in prestito nelle serie minori.